Il segretario Pd risponde al premier, che aveva detto: "Chi vota a sinistra è senza cervello". "Forse voleva dire senza capelli", ha scherzato. E poi ha aggiunto: "Con i problemi che abbiamo non si possono aizzare le tifoserie". VIDEO
AMMINISTRATIVE 2011
Berlusconi: "Chi vota a sinistra è senza cervello"
IL FOCUS: su Milano - su Napoli
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Ballottaggi: scoppia la guerra delle dichiarazioni
"Il paese è nelle mani di un irresponsabile, perché con i problemi che abbiamo non si possono aizzare le tifoserie e suscitare risse". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, arrivando all'assemblea di Confindustria, commenta le parole di Silvio Berlusconi rilasciate mercoledì 25 maggio a “Porta a Porta”. "Chi ha un po' di buonsenso bisogna ce lo metta. Non si può mica finire a botte", ha aggiunto.
Bersani ha poi risposto con una battuta all’affermazione del premier secondo il quale “chi vota a sinistra è senza cervello”. "Ma no, non intendeva 'senza cervello'... Voleva dire 'senza capelli'”, ha scherzato il segretario del Pd.
Bersani, in occasione dell’assise di Confindustria, ha quindi anche commentato l’ipotesi di una manovra correttiva del governo: "Siamo di fronte all'ennesima esigenza di una manovra. Il governo come intende procedere? Ancora con tagli lineari, nessun investimento e zero riforme? Ancora tagli senza crescita? Che idee hanno in tasca? Noi ne abbiamo, vediamo se vogliono discutere".
"Dopo i ballottaggi spero di discutere sulla situazione economica del Paese - ha detto - qui la situazione è seria. L'Italia purtroppo ha perso più di altri e stiamo rimontando meno degli altri Paesi. Il punto è come faremo a pagare il debito? Avendo un debito così grande questa è la domanda che si pongono i mercati. Dopo i ballottaggi chi ha negato la realtà dovrà guardarla in faccia”.
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"Dopo i ballottaggi spero di discutere sulla situazione economica del Paese - ha detto - qui la situazione è seria. L'Italia purtroppo ha perso più di altri e stiamo rimontando meno degli altri Paesi. Il punto è come faremo a pagare il debito? Avendo un debito così grande questa è la domanda che si pongono i mercati. Dopo i ballottaggi chi ha negato la realtà dovrà guardarla in faccia”.