Denunce, candidati doppi, quorum mancati: curiosità dal voto

Politica
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A Milano la stessa persona si è presentata in due liste, in alcuni comuni del Friuli ha votato meno del 50 per cento degli aventi diritto, in Calabria c'è chi è stato beccato a fotografare la scheda. Le notizie più strane dai seggi


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Il sindaco di Morterone, il comune più piccolo d’Italia, vicino a Lecco, è già stato proclamato. È Antonella Invernizzi, della lista civica “Vivere Morterone”, che ha battuto  l’omonimo Riccardo Invernizzi, della lista civica “Rinnoviamo Morterone”. Sono 16 i  voti di Antonella contro i 14 di Riccardo. Il paesino ha registrato il record assoluto di affluenza alle urne: ha votato il cento per cento degli  elettori, ovvero tutti e 31 gli iscritti nelle liste elettorali. Uno  di loro ha lasciato la scheda in bianco e la sua scelta è stata  praticamente decisiva per l’elezione del sindaco.

Meno entusiasti gli elettori friulani. Il primo turno amministrativo ha rischiato di andare “a vuoto” in tre comuni del Friuli Venezia Giulia, che non sono riusciti a superare il quorum del 50 per cento dei votanti. A Dogna (Udine) si era presentato un unico candidato sindaco, Gianfranco Sonego, appoggiato dalla lista “Uniti perché ci crediamo”. Dei 256 elettori, però, sono andati alle urne solo in 126, pari al 49,22 per cento. Peggio ancora a Drenchia (Udine), dove si presentavano invece in due per la poltrona di primo cittadino, ma dove hanno votato in 112 su 317 elettori, pari al 35,33 per cento degli aventi diritto. A Castelnovo del Friuli (Pordenone), dove i candidati sindaco erano due, hanno votato 550 elettori su 1.173 aventi diritto, pari al 46,89 per cento.

C'è però un cavillo tecnico che salva le consultazioni friulane. Lo scorporo degli elettori residenti all'estero rende valida l'elezione del sindaco di Dogna. Dalla cifra totale dei 256 elettori, riportata sulle tabelle del sito ufficiale della Regione Friuli Venezia, ne vanno tolti infatti 81, che vivono all'estero. Si tratta di una norma - spiega l'Ufficio elettorale regionale - ideata per consentire lo svolgimento delle consultazioni elettorali nei piccoli comuni con forte emigrazione. Gli elettori effettivi di Dogna sono quindi 175, e i 126 recatisi ai seggi sono il 72 per cento del corpo elettorale. Il candidato unico, Gianfranco Sonego sarà dunque proclamato sindaco. A Castelnovo del Friuli e a Drenchia, nonostante siano andati a votare meno del 50 per cento degli elettori, le votazioni sono valide poiché la presenza di due candidati sindaco non richiede il quorum di partecipazione.

A Milano invece uno dei partecipanti alle elezioni comunali è stato segnalato alla Prefettura perché sarebbe candidato in due liste. Lo ha confermato, dopo che numerose voci si stavano inseguendo tra vari militanti politici presenti ai seggi, la stessa Prefettura, che ha eseguito accertamenti. Secondo quanto si è appreso, si tratta di Enrico Comelli, nato a Ferrara il 13 gennaio 1941, che risulterebbe candidato per la lista “Giancarlo Pagliarini per il Federalismo” e “Lega padana Lombardia”, entrambe a sostegno del candidato sindaco Giancarlo Pagliarini. A chiedere un accertamento sono stati alcuni scrutatori in una sezione elettorale, che hanno avvisato la polizia e hanno chiesto di controllare che non si trattasse di un errore o di un’omonimia. Dopo le prime verifiche si tratterebbe, invece, della stessa persona. Eventuali ulteriori accertamenti o provvedimenti verranno comunque avviati solo a consultazioni concluse.

In Calabria quattro persone sono state denunciate, una oggi e tre ieri, con l’accusa di avere fotografato col proprio telefono cellulare la scheda elettorale dopo aver votato. Dopo i due casi a Catanzaro e quello a Roggiano Gravina (Cosenza), la quarta denuncia è stata fatta oggi ancora nel capoluogo nei confronti di F.M., di 66 anni. Il fatto è accaduto nel convitto Galluppi. Ad accorgersi del comportamento di F.M. è stato il presidente del seggio, che dopo avere sentito lo scatto del cellulare mentre l’elettore era nell’urna ha fatto intervenire i poliziotti che erano in servizio nella scuola. L’uomo è stato portato poi negli uffici della Digos per la formalizzazione della denuncia.

Sono due i comuni veneti, entrambi in provincia di Verona, nei quali la sfida elettorale per l'elezione a sindaco ha un solo candidato. Si tratta di Affi, dove si è candidato per una lista civica Roberto Bonometti, e Roverè Veronese, che ha schierato Fabio Erbisti, rappresentante di alcune civiche e della Lega Nord. Un episodio curioso è invece accaduto alla scuola elementare "Guglielmo Marconi" di Conegliano, nel trevigiano: come ogni mattina un padre ha accompagnato la figlioletta di sei anni a scuola, lasciandola davanti ai cancelli, prima di recarsi al lavoro. Peccato che l'istituto fosse sede di seggio. Anziché bidelli e maestre, la piccola si è trovata davanti gli scrutatori elettorali. La piccola è stata notata dai carabinieri in servizio al seggio. Dopo poco più di un'ora i militari sono riusciti a rintracciare il padre, che è corso a riprendersi la figlia.

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