Pisapia-Moratti: lo scontro continua tra accuse e querele

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Il candidato di centrosinistra ritorna sull'attacco del sindaco uscente: "Chi dice bugie non è in grado di governare una città importante". Intanto il primo cittadino incontra il grillino Calise. Bossi: "Troppe buche in città”. VIDEO

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Finale ad alta tensione per la campagna elettorale a Milano (guarda la scheda), dove stasera entrambi i candidati hanno partecipato a due eventi di chiusura: Pisapia con un concerto con Roberto Vecchioni; Letizia Moratti con un comizio con Umberto Bossi (mentre Berlusconi è intervenuto a Napoli a sostegno della candidatura di Gianni Lettieri).

Pisapia: "Quando si dicono bugie non si è in grado di essere sindaco di una città" - Dopo l'accusa del candidato sindaco uscente (poi rivelatasi falsa) nei confronti del suo avversario durante il faccia a faccia di SkyTG24, e l'annuncio di querela dello stesso Pisapia, le ultime ore prima del voto restano arroventate.
"Quando si dicono bugie si dimostra che non si è in grado di essere sindaco di una città importante come Milano", ha detto Pisapia a SkyTG24.
E alle accuse mosse dalla stessa Moratti, che gli rimprovera "frequentazioni in passato con ambienti vicini ai terroristi" e ai centri sociali, il candidato di centrosinistra replica: "Io sono amico dei giovani, di tutti quelli che vogliono far rivivere questa città. Non ho un capolista imputato di gravissimi reati, non ho nelle mie liste persone che hanno ideato e organizzato manifesti che insultano e diffamano le procure", alludendo chiaramente a Berlusconi (che lo ha attaccato nei giorni scorsi) e a Roberto Lassini, presidente onorario dell'Associazione autrice dei manifesti "Fuori le Br dalle Procure" e candidato appunto al consiglio comunale col centrodestra.

Moratti: "Mezzi pubblici funzionanti fino alle 6 di mattino" - La Moratti, nelle stesse ore, ha ribadito la sua incompatibilità con Lassini, partecipando ad un dibattito organizzato da Telelombardia con il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Mattia Calise, in cui ha annunciato che dal prossimo settembre i mezzi pubblici (metropolitane incluse) funzioneranno fino alle 6 di mattino. Ha poi proposto di creare in Consiglio Comunale un gruppo "trasversale" di under 25 "per progettare assieme una città sempre più amica dei giovani".

Bossi: troppe buche a Milano - Poi è intervenuta in un comizio a fianco di Umberto Bossi, arrivato in ritardo di circa un'ora. La Moratti è apparsa piuttosto tesa per il ritardo del Senatùr: "Bossi probabilmente arriverà, ma non so se aspetterò perché ho un appuntamento elettorale del Pdl", aveva detto ai cronisti. Poi, l'arrivo del leader della Lega, che prima ha detto agli elettori: "Ricordatevi di mettere una croce sulla Lega e dare il voto alla Moratti che è alleato con noi"; poi, però, non ha lesinato critiche al primo cittadino uscente, rimproverandola tra il serio e il faceto per le troppe buche sulle strade di Milano: "Ne ho presa una adesso, vicino ai palazzi della Regione e ho detto 'Moratti!'". "Non è tutta colpa sua però", ha aggiunto ricordando che, "grazie al federalismo fiscale, arriveranno soldi in più al comune di Milano".
Ma Bossi ha anche aggiunto che il "federalismo è solo l'inizio" perché "finito il federalismo non finisce il cambiamento" e il prossimo obiettivo è il decentramento dei ministeri. "I milanesi - ha detto Bossi - hanno tenuto in piedi lo Stato ed è giusto che un po' di ministeri ci siano anche qui". "Non vorrete che lasciamo tutti i ministeri a Roma. Noi chi siamo?".

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