Il presidente del Consiglio a Olbia per un comizio elettorale difende la scelta di allargare l'esecutivo. E torna ad attaccare i magistrati: "C'è un uso del diritto come arma contro di me"
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"Non vedo lo scandalo nell'aumento di 10-15 sottosegretari per potere avere un incremento di lavoro" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio elettorale di sostegno al candidato sindaco del Pdl a Olbia, Settimo Nizzi. "La nuova maggioranza - ha spiegato il premier - è adesso di 325 ed ha bisogno di essere sempre presente in Parlamento, anche con i ministri e i sottosegretari e questo ha sottratto a loro 2 o 3 giorni per lavorare. Perciò noi abbiamo bisogno di aumentare il numero dei sottosegretari". Berlusconi ha annunciato che anche Mauro Pili "sarà sottosegretario, quando il Parlamento avrà approvato il provvedimento per aumentare i sottosegretari".
Il presidente del Consiglio torna poi all'attacco dei pm di Milano e infuoca la polemica sulla giustizia parlando di "guerra civile". "Mai in Italia - ha detto in un comizio elettorale a Olbia - si è verificata una stagione con una vita politica all'insegna di una guerra civile come adesso. Gli insulti e le calunnie di cui sono oggetto sono terrificanti.
C'è un uso del diritto come arma politica contro colui che la sinistra considera come un nemico politico". Ma poi tiene a
precisare: "ieri a Milano ho parlato dei pm, non dei giudici. Anzi ho sottolineato che le accuse rivolte dai pm non trovano
rispondenza nelle decisioni dei giudici".
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