Bagarre alla Camera per l'iniziativa di Pierfelice Zazzera. Il capogruppo dei dipietristi Donadi: "Gesto individuale che non rappresenta la linea del partito". I questori decidono la sospensione per due giornate. VIDEO
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Bagarre in Aula alla Camera, durante la relazione del ministro Maroni sull'emergenza immigrazione. Il deputato dell’Idv, Pierferlice Zazzera, ha esposto un cartello con scritto 'Maroni assassino', in riferimento al naufragio di un barcone nel Canale di Sicilia, non appena il ministro dell'Interno ha concluso la sua informativa. Il cartello gli è stato strappato dalle mani da Giancarlo Giorgetti della Lega.
"Il cartello esposto in Aula non rappresenta in alcun modo il pensiero del gruppo Italia dei Valori. Si è trattato di un gesto individuale non concordato con il gruppo, che non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze. Per questo ci scusiamo" ha detto il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
"Ho superato il limite e per questo chiedo scusa - si è invece giustificato Zazzera - Ci tengo a precisare, però, che il mio gesto non voleva essere un attacco personale al ministro Maroni, ma una provocazione e denuncia politica per quanto sta accadendo con i migranti. I 250 morti di ieri, tra cui molti bambini, mi hanno turbato profondamente. Quanto sta accadendo in Puglia dimostra l'assenza delle istituzioni e il disagio della popolazione pugliese che si e' trovata sola a gestire l'emergenza. Ritiro, dunque, anche se tardivamente, quel cartello ma resta la denuncia politica".
Il collegio dei questori, secondo quanto sui è appreso, sarebbe giunto alla decisione di proporre la censura e la sospensione per due giornate, considerato il clima politico di questi giorni, le immediate scuse e la presa di distanza del leader dell'Idv e del capogruppo alla Camera, ma anche le scuse dello stesso deputato che è stato ascoltato durante la riunione dell'ufficio di presidenza. La vice presidente della Camera, Rosi Bindi, stigmatizzando l'accaduto avrebbe anche sottolineato le scuse pubbliche formulate dal parlamentare, al contrario del ministro La Russa.
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