Scontro governo-regioni sulle tendopoli

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Berlusconi parla di "tsunami umano" e avverte: i siti individuati in tutta Italia saranno "soluzioni provvisorie". Chiamparino ritira la disponibilità di Torino. Maroni: "Permessi di soggiorno a chi vuole andare in altri paesi". VIDEO

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Per i centri di accoglienza provvisoria dei migranti sbarcati a Lampedusa saranno pronte in 48 ore 7mila tende da destinare ai siti che saranno scelti nelle varie regioni. E' quanto emerso nel corso della riunione a Palazzo Chigi della cabina di regia sull'emergenza immigrazione, cui ha partecipato anche il premier Berlusconi. Presenti anche i ministri Maroni, La Russa e Fitto, i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli.
Nel corso della riunione, il governo ha individuato i siti per accogliere migranti in ogni regione e ogni Regione potrà indicare un sito alternativo dove allestire le tendopoli.
Al momento, oltre che nella tendopoli di Manduria (Taranto), i migranti di Lampedusa saranno portati in strutture in Piemonte e Toscana, ha spiegato il premier nella conferenza stampa seguita alla riunione.

"Siamo di fronte a uno tsunami umano che può assumere dimensioni importanti: più di 20 mila clandestini hanno raggiunto il nostro Paese- ha detto Berlusconi - la prima soluzione per noi è quella del rimpatrio e poi ci saranno altre soluzioni da discutere con le autonomie locali. Le tendopoli saranno dei luoghi di prima accoglienza, soluzioni provvisorie". Berlusconi ha anche manifestato l'intenzione di allestire delle tendopoli vicino ai confini del Paese e di dare permessi di soggiorno provvisori per chi volesse ricongiungersi con i familiari che si trovano in altri paesi europei.
"E' un modo per fare capire all'Europa che, di fronte al diniego totale di collaborazione, abbiamo uno strumento legislativo per attuare principio di solidarietà. Chi vuole andare in Francia e Germania non possiamo trattenerlo in Italia" ha chiarito il ministro Maroni.

L'Italia, sempre secondo quanto riferito dal premier, punta inoltre ad ottenere il rimpatrio di cento tunisini al giorno. Berlusconi dovrebbe volare lunedì a Tunisi nel tentativo di
convincere il paese nordafricano a rispettare gli impegni assunti per bloccare gli esodi e accogliere i rimpatriati.
Il presidente del Consiglio è tornato anche a lamentare "gli egoismi" degli altri Paesi europei, che avrebbero lasciato sola l'Italia a gestire l'ampio flusso.

La soluzione delle tendopoli non piace però alle Regioni. Le tendopoli, secondo il presidente della Conferenza delle regioni Vasco Errani, rischiano di "ledere i diritti umani degli immigrati e di generare paura tra le popolazioni locali". Secondo Errani bisogna perciò ripartire dall'articolo 20 del testo unico sull'immigrazione che prevede misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali. Il confronto tra governo e enti locali riprenderà martedì prossimo.

Polemico anche il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino, che ha annunciato l'intenzione di ritirare la sua disponibilità a mettere a disposizione il sito Arena rock per l'emergenza immigrazione. Da Bruxelles, Chiamparino è rimasto costantemente in contatto con Roma dove era in corso la riunione della 'cabina di regia' e ha saputo del 'nulla di fatto' del rinvio a martedì. Su questo il presidente dell'Anci ha ribadito che, dal governo, Regioni e Comuni attendono chiarezza e soprattutto garanzie sulla temporaneità dei Centri. "Maroni è in malafede", ha attaccato il primo cittadino.

A Lampedusa, intanto il vento forte ha fermato i trasferimenti degli immigrati, mentre la nave Excelsior partita ieri è approdata a Taranto e i profughi sono diretti a Manduria.

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