Libia, Franceschini: "All’estero l’Italia non conta più"

Politica
Franceschini e Frattini
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Il capogruppo del Pd a SkyTG24: “L’esclusione dalla videoconferenza? I quattro leader non si sono nemmeno accorti dello sgarbo”. E su Lampedusa: “Il governo ha responsabilità precise”. Ma il ministro Frattini dice: “Le polemiche indeboliscono il Paese”

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(In fondo all'articolo i video sull'emergenza a Lampedusa)

L’opposizione attacca, il governo si difende e passa al contrattacco. I problemi della guerra in Libia e degli sbarchi a Lampedusa, due vicende strettamente legate fra loro, infiamma la politica italiana. Il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, accusa la maggioranza. “Gli abitanti sono esasperati – dice Franceschini a SkyTG24 (guarda il video in alto per ascoltare l’intervento integrale) – Ci sono  ci sono responsabilità precise e settimane di ritardo. La soluzione politica in evoluzione nei paesi del mediterraneo si conosceva da mesi. Hanno fatto molta demagogia e adesso la situazione è diventata esplosiva”.

Franceschini: "All'estero non contiamo più"
- L’ex segretario parla anche di quella che alcuni esponenti dell’opposizione hanno definito “figuraccia”, cioè l’esclusione dell’Italia dalla videoconferenza sulla guerra in Libia alla quale hanno preso parte Barack Obama, Nicolas Sarkozy, Angela Merkel e David Cameron. “A mio avviso – spiega Franceschini – i quattro leader non si sono nemmeno accorti di aver fatto uno sgarbo e solo in Italia che si tenta di rappresentarla così. Purtroppo il declino del ruolo italiano da quando c’è il governo Berlusconi ha fatto perdere credibilità e peso al nostro paese. È un problema serio che in futuro dovrà essere recuperato”.

Bersani: "Governo inadeguato" - Polemico anche il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, che a proposito della situazione dei migranti dal Nord Africa ha detto: “Non si può avere un governo dove c’è uno che vuol dar soldi e l’altro che vuol dar schiaffi. Dove c’è Maroni che chiede solidarietà alle Regioni e Bossi che dice che bisogna mandarli a casa. Dove c’è Tremonti che dice che bisogna aiutarli là e intanto taglia tutti i soldi della cooperazione allo sviluppo. Non è accettabile che un governo su un fatto del genere tenga i piedi in due scarpe”.

La replica di Frattini: "Le polemiche ci indeboliscono" - "Le polemiche strumentali indeboliscono l'Italia, non il governo Berlusconi". Risponde così il ministro degli Esteri Franco Frattini, in collegamento con Radio 24, a chi gli chiede delle polemiche da parte dell'opposizione sulla mancata partecipazione dell'Italia alla videoconferenza di lunedì sulla Libia tra Usa, Francia, Gb e Germania. Il titolare della Farnesina ha ricordato che l'Italia "ha fortemente voluto il comando Nato e l'ha ottenuto, ha ottenuto a Napoli la sede del comando dell'intera operazione (dell'Alleanza in Libia, ndr) e a Roma ci sarà il quartier generale della missione umanitaria" che l'Ue si appresta a lanciare. "Questi - ha detto il ministro - sono fatti che spazzano via qualsiasi tipo di sterile polemica".

"Nella videoconferenza tentativo per riagganciare la Germania"
- Secondo Frattini la videoconferenza tra i leader di Francia, Germania, Gran Bretagna e Usa è stato "un tentativo da parte dei tre membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di riagganciare una Germania problematica che in seno al Consiglio aveva votato in difformità all'intervento internazionale". "Era necessario da parte dei tre membri del Consiglio di Sicurezza provare a fare quello che anche io ho fatto a livello bilaterale", ha sottolineato Frattini, pur precisando che la Germania ha confermato di non volersi impegnare militarmente. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che "non era una videoconferenza per prendere decisioni" che invece saranno prese alla conferenza ministeriale in programma martedì a Londra. “Ci sarà un gruppo di contatto permanente, in cui siederà anche l'Italia" e quello sarà l'organismo "decisionale", ha spiegato.

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