"E' il suggello di un governo riformista" dice Roberto Calderoli, che poi aggiunge: "Ho avuto sostegno dal Quirinale". Ma l'opposizione insorge. Bersani: la fiducia è un cambiamento di fatto dei meccanismi democratici
Il governo porrà alla Camera la questione di fiducia sulla risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. Lo ha detto il ministro per i Rapporti col Parlamento, Elio Vito, nella conferenza dei capigruppo. Alla riunione hanno partecipato anche il leader della Lega Umberto Bossi ed il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, che illustrando il provvedimento alla Camera ha detto che "nessuna ulteriore imposizione è introdotta per effetto del decreto" sul federalismo, che invece "riduce le imposte".
"Meglio essere sicuri", questo il commento di Umberto Bossi. "E' il suggello di un governo riformista. Ci è stato chiesto di fare un passaggio parlamentare: il voto di fiducia è la massima espressione della solennità dell'Aula", spiega invece ai cronisti il ministro Roberto Calderoli.
E durante il dibattito in Aula, il ministro della Semplificazione ha poi parlato del rapporto con il Quirinale: "Ho avuto sostegno, aiuto e collaborazione non solo dal Presidente, ma anche dai suoi collaboratori. Ritengo che da tutti ci sia la possibilità di imparare e intendo proseguire su questa strada, con le istituzioni, con la maggioranza e le opposizioni".
Di ben altro avviso è Pier Luigi Bersani, che torna a criticare duramente la riforma federalista. "Domani (2 marzo, ndr) interverrò in Aula e ho intenzione - annuncia - di dire parole chiare: questo non è federalismo, è un pasticcio", ha detto il segretario del Pd aggiungendo che "l'incrocio tra le esigenze politiche di Berlusconi e quelle della Lega sta
facendo deragliare la riforma federalista".
Bersani mette nel mirino anche il metodo, oltre al merito: "Siamo al record delle fiducie", spiega. "Essere alla soglia dei 40 voti di fiducia
significa un cambiamento di fatto dei meccanismi democratici", sottolinea il leader Pd.
Senza mezzi termini anche Antonio Di Pietro. "Solo un governo e una maggioranza che hanno paura del Parlamento e del Paese ricorre alla forza. In questo caso la forza del ricatto della fiducia", dice il leader Idv. In questo modo, incalza, "si assicura un voto che non potrebbero avere. Ma quando manca la fiducia, se non sotto ricatto, non siamo più una democrazia", sottolinea ancora Di Pietro. Dunque, ribadisce, "mettere la fiducia vuol dire che non credono neanche loro che il federalismo sia un atto nell'interesse dei cittadini".
Secondo Enrico Letta, vicesegretario del Pd, il federalismo aumenta solo le tasse. Guarda il video.
"Meglio essere sicuri", questo il commento di Umberto Bossi. "E' il suggello di un governo riformista. Ci è stato chiesto di fare un passaggio parlamentare: il voto di fiducia è la massima espressione della solennità dell'Aula", spiega invece ai cronisti il ministro Roberto Calderoli.
E durante il dibattito in Aula, il ministro della Semplificazione ha poi parlato del rapporto con il Quirinale: "Ho avuto sostegno, aiuto e collaborazione non solo dal Presidente, ma anche dai suoi collaboratori. Ritengo che da tutti ci sia la possibilità di imparare e intendo proseguire su questa strada, con le istituzioni, con la maggioranza e le opposizioni".
Di ben altro avviso è Pier Luigi Bersani, che torna a criticare duramente la riforma federalista. "Domani (2 marzo, ndr) interverrò in Aula e ho intenzione - annuncia - di dire parole chiare: questo non è federalismo, è un pasticcio", ha detto il segretario del Pd aggiungendo che "l'incrocio tra le esigenze politiche di Berlusconi e quelle della Lega sta
facendo deragliare la riforma federalista".
Bersani mette nel mirino anche il metodo, oltre al merito: "Siamo al record delle fiducie", spiega. "Essere alla soglia dei 40 voti di fiducia
significa un cambiamento di fatto dei meccanismi democratici", sottolinea il leader Pd.
Senza mezzi termini anche Antonio Di Pietro. "Solo un governo e una maggioranza che hanno paura del Parlamento e del Paese ricorre alla forza. In questo caso la forza del ricatto della fiducia", dice il leader Idv. In questo modo, incalza, "si assicura un voto che non potrebbero avere. Ma quando manca la fiducia, se non sotto ricatto, non siamo più una democrazia", sottolinea ancora Di Pietro. Dunque, ribadisce, "mettere la fiducia vuol dire che non credono neanche loro che il federalismo sia un atto nell'interesse dei cittadini".
Secondo Enrico Letta, vicesegretario del Pd, il federalismo aumenta solo le tasse. Guarda il video.