Immigrati, Maroni chiede 100 milioni di euro all'Ue

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Al termine del vertice al Viminale per fare il punto sull'emergenza sbarchi, il ministro dell'Interno snocciola un po' di numeri: "Dal 15 gennaio ad oggi arrivati 5.278 clandestini, quasi tutti tunisini". E Berlusconi chiede un vertice europeo. VIDEO

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Il premier Silvio Berlusconi ha sentito per telefono il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy per segnalare che quella degli sbarchi di migranti dalla Tunisia è "un'emergenza" e per chiedere un vertice Ue. Lo riferisce un comunicato di Palazzo Chigi.
"Il presidente Berlusconi ha illustrato la criticità della situazione, sottolineando che si tratta di un'emergenza che riguarda l'intera Unione europea e, quindi, come tale dev'essere affrontata", dice la nota.  "Il Presidente Van Rompuy - si legge - ha condiviso l'analisi del presidente Berlusconi e ha convenuto sull'opportunità di far discutere al più presto la questione dai capi di Stato e di governo dell'Unione europea".

E il 15 febbraio il presidente del Consiglio sarà in Sicilia insieme con il ministro dell'Interno Roberto Maroni per visionare strutture che potrebbero ospitare gli immigrati tunisini arrivati in questi giorni a Lampedusa. Il titolare del Viminale ha detto di aver chiesto all'Ue lo stanziamento di 100 milioni di euro e al governo italiano un contingente di 200 militari in più per controllare le strutture in cui sono ospitati i clandestini arrivati nell’ultimo mese.

Al termine del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il ministro Maroni ha spiegato che è stato dichiarato lo stato d’emergenza per la gestione dell’aspetto umanitario e ha snocciolato un po’ di numeri. "Dal 15 gennaio ad oggi – ha detto – sulle nostre coste sono arrivati 5.278 clandestini, quasi tutti tunisini. I minori sono 66, le donne 60. Per lo più si tratta di giovani fra i 20 e i 35 anni, praticamente due generazioni in fuga". Nello stesso periodo, ha sottolineato il ministro dell’Interno, "sono stati arrestati 26 scafisti e sequestrati 41 natanti, 334 immigrati sono stati riportati in patria dalle autorità tunisine, 2.644 sono stati trasferiti da Lampedusa in aereo o in nave in altri centri per immigrati". Per ora tra gli sbarcati sono stati identificati anche numerose persone evase dalle carceri tunisine. "Si tratta di detenuti per reati comuni, anche gravi, non politici – ha detto Maroni –. Non abbiamo elementi specifici ma il rischio di infiltrazioni di organizzazioni terroristiche esiste. È ragionevole pensare, ad esempio, che Al Qaeda pensi di fare arrivare in Europa propri agenti attraverso questo canale".

”Secondo il titolare del Viminale "ci sono decine di migliaia di persone pronte a partire dalla Tunisia, ma è impossibile fare stime precise, anche perché non ci sono precedenti di un impatto così forte neanche nelle peggiori stagioni dell'immigrazione dalla Libia. Il record storico è del 2008 con 37 mila clandestini, ma se si continuasse al ritmo tenuto dal 15 gennaio ad oggi arriveremmo a superare addirittura gli 80 mila arrivi in un anno”. Degli oltre 5 mila clandestini, ha spiegato Maroni, “solo pochi hanno presentato domanda per lo status di rifugiato perché la maggioranza di loro vuole andare in Francia e se presenta domanda in Italia deve poi restare nel nostro Paese".

Il ministro dell’Interno, oltre ai 100 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza immigrazione, ha chiesto all’Ue di rivedere il ruolo di Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere. Proprio la gestione dell’ondata migratoria di tunisini in Sicilia ha fatto scattare la polemica tra Maroni e l’Europa.

Nel commentare la posizione di Maroni, in un'intervista alla Padania in edicola domani, il ministro del Pd Bersani ha assicurato: "Appoggeremo Maroni nella sua richiesta di maggiore condivisione europea di fronte all'emergenza in Nord Africa". "So che la Lega non e' razzista - ha detto ancora Bersani - e appoggeremo Maroni nella sua richiesta di maggiore condivisione europea di fronte all'emergenza in Nord Africa".

In serata, il ministro degli Esteri Franco Frattini, nell'incontrare il  primo ministro tunisino Mohammed Ghannouchi ha avanzato la proposta secondo cui la missione Frontex di pattugliamento per arginare il flusso migratorio dalla Tunisia potrebbe svolgersi non in acque tunisine ma in quelle internazionali.

"Le forze armate tunisine che presidiano i porti di partenza saranno la chiave del successo", ha riferito il ministro - non ci saranno poliziotti italiani a presidiare i porti tunisini per arginare i flussi migratori ma l'Italia è disposta ad inviare "equipaggiamenti, che sono ben accetti da Tunisi, per le forze di polizia locali che saranno usati da personale tunisino".

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