Zingaretti: "C'è voglia di civismo, di valori"
PoliticaIl presidente della Provincia di Roma a SkyTG24 parla così della manifestazione delle donne dopo il caso Ruby. Poi aggiunge: "Ipocrita è chi ha chiesto i voti andando in piazza al family day". L'INTERVISTA
"Ci sarò, è giusto dare un segnale". Anche Nicola Zingaretti scende in piazza con la donne di Se non ora quando?. "C'è voglia di civismo, di valori, ci saranno tanti ragazzi - ha detto il presidente della provincia di Roma a SkyTG24 intervistato da Maria Latella.
Donne in piazza, è giusto dare un segnale - Alla domanda sulle accuse di neo puritanesimo lanciate da Giuliano Ferrara agli organizzatori di questa manifestazione ha risposto: "In piazza ci saranno, come ci sono già state tantissime ragazze e ragazzi e la posta in gioco credo sia semplice. Bisogna capire se la selezione della classe dirigente di un paese moderno, come questo, avviene sul merito o avviene perché si va a letto con qualcuno. Non so se questo è neo-puritanesimo però è un grande tema che diventa politico e diventa culturale".
"In un momento culturale - ha aggiunto - in cui una parte del paese dice 'voltiamo pagina e diamo dignità alla persona' lo vivo come un fatto molto positivo e non ipocrita, perché qualcuno ha detto che questo movimento è anche ipocrita. Invece io credo che ipocrita è stato chi anni fa ha chiesto i voti andando in piazza per il family day, proponendo un modello anche un po' ideologico, come se quella fosse la verità, e dal family day si passa a voler coprire tutto e al giudicare normale tutto".
Governo, serve leadership e un programma - Nel corso dell'intervista, il presidente della Provincia parla anche del futuro dell'esecutivo. "Il Pd, finalmente, è unito ed ha messo in campo una proposta chiara: una alleanza repubblicana fondata su una leadership forte e un programma minimo di riforme per trascinare il Paese fuori da questa empasse".
"Non dico 'tutti dentro', una armata Brancaleone, perché la storia non si ripete", ha spiegato il presidente della provincia di Roma sottolineando che la proposta della alleanza larga è rivolta prima di tutto "alle forze di opposizione del governo Berlusconi. Il risultato finale dipenderà dalla scelta della leadership e del programma".
L'esponente del Pd ha spiegato: "Ci rivolgiamo a chi ha voglia di governare, non al movimentismo. I temi sono chiari: la riforma elettorale, una riforma fiscale che non aumenti le tasse ma intervenga sulla follia delle transizioni finanziarie".
Donne in piazza, è giusto dare un segnale - Alla domanda sulle accuse di neo puritanesimo lanciate da Giuliano Ferrara agli organizzatori di questa manifestazione ha risposto: "In piazza ci saranno, come ci sono già state tantissime ragazze e ragazzi e la posta in gioco credo sia semplice. Bisogna capire se la selezione della classe dirigente di un paese moderno, come questo, avviene sul merito o avviene perché si va a letto con qualcuno. Non so se questo è neo-puritanesimo però è un grande tema che diventa politico e diventa culturale".
"In un momento culturale - ha aggiunto - in cui una parte del paese dice 'voltiamo pagina e diamo dignità alla persona' lo vivo come un fatto molto positivo e non ipocrita, perché qualcuno ha detto che questo movimento è anche ipocrita. Invece io credo che ipocrita è stato chi anni fa ha chiesto i voti andando in piazza per il family day, proponendo un modello anche un po' ideologico, come se quella fosse la verità, e dal family day si passa a voler coprire tutto e al giudicare normale tutto".
Governo, serve leadership e un programma - Nel corso dell'intervista, il presidente della Provincia parla anche del futuro dell'esecutivo. "Il Pd, finalmente, è unito ed ha messo in campo una proposta chiara: una alleanza repubblicana fondata su una leadership forte e un programma minimo di riforme per trascinare il Paese fuori da questa empasse".
"Non dico 'tutti dentro', una armata Brancaleone, perché la storia non si ripete", ha spiegato il presidente della provincia di Roma sottolineando che la proposta della alleanza larga è rivolta prima di tutto "alle forze di opposizione del governo Berlusconi. Il risultato finale dipenderà dalla scelta della leadership e del programma".
L'esponente del Pd ha spiegato: "Ci rivolgiamo a chi ha voglia di governare, non al movimentismo. I temi sono chiari: la riforma elettorale, una riforma fiscale che non aumenti le tasse ma intervenga sulla follia delle transizioni finanziarie".