Caso Ruby, Bersani: "I nostri ambasciatori sono in lacrime"

Politica
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani
il segretari Nazionale del PD, Pierluigi Bersani, durante il suo intervento oggi 2 settembre 2010 per l' innaugurazione della nuova sede del partito democratico di Firenze
ANSA/MAURIZIO DEGL' INNOCENTI

Il segretario del Pd: "Non siamo in condizioni di presentare il nostro volto nel mondo. Se i padri costituenti hanno scritto che bisogna svolgere i ruoli pubblici con disciplina e onore, non l'hanno scritto perché erano dei puritani”

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Silvio Berlusconi "deve fare un passo indietro se ha un minimo di senso di responsabilità verso il suo Paese" perché abbiamo "ambasciatori in lacrime" e "non siamo in condizioni di presentare il nostro volto nel mondo".
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha rivolto questo invito al premier al suo arrivo al Teatro Parenti di Milano dove si dà il via alla campagna elettorale di Giuliano Pisapia, candidato sindaco per il centrosinistra.
"Abbiamo ambasciatori in lacrime - ha detto Bersani, che venerdì 11 febbraio ha ricevuto una lettera minatoria con alcuni proiettili presso la sede del Pd - imprenditori che telefonano e raccontano le barzellette che sentono nel mondo".
"Il tempio della stampa conservatrice, il Times di Londra, usa parole pesantissime che sono un invito diretto alle dimissioni. Noi non siamo in condizioni - ha proseguito - di presentare il nostro volto nel mondo".

"Non voglio parlare né di peccati, né di reati - ha spiegato Bersani -, ma se i padri costituenti hanno scritto nella Costituzione che bisogna svolgere i ruoli pubblici con disciplina e onore, non l'hanno scritto perché erano dei puritani, vorrei dire a Giuliano Ferrara (che nelle stesse ore ha organizzato una manifestazione in sostegno del premier, ndr), ma perché conoscevano il fatto che, tra funzione pubblica e comportamenti, c'è una relazione e se salta per aria quella relazione non puoi dare un messaggio al tuo Paese sui problemi che ha".
"Questo è il punto a cui siamo arrivati - ha concluso il segretario Pd - abbiamo un sacco di problemi in questo Paese, dall'occupazione ai redditi, una crisi seria, vera e non riusciamo a occuparcene. Questo è il dramma. Bisogna che Berlusconi, e chi gli sta intorno, se ne renda conto".

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