Berlusconi: "Caso Battisti non cambia rapporti con Brasile"

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Silvio Berlusconi
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Il premier incontra Alberto Torreggiani, figlio di una vittima dei Pac. Questo caso - ha spiegato il presidente - non riguarda i rapporti tra i due Paesi. E' un caso di giustizia vera". GUARDA IL VIDEO

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I rapporti tra Italia e Brasile non cambieranno dopo la decisione dell'ex presidente Lula di non estradare in Italia l'ex terrorista rosso Cesare Battisti. Lo ha assicurato il premier Silvio Berlusconi al termine dell'incontro con Alberto Torregiani, figlio di una delle vittime di Battisti, all'aeroporto militare di Linate. "Questo caso - ha spiegato il presidente - non riguarda i rapporti tra i due Paesi. E' un caso di giustizia vera e per la giustizia noi ci batteremo. I rapporti non cambieranno per questa situazione". Berlusconi, al termine dell'incontro con Torregiani al quale ha partecipato il sottosegretaruio Santanche', ci ha tenuto a fare questa precisazione: "il Brasile è un Paese al quale siamo legati da un'antica e solida amicizia".

"Ho espresso la mia solidarietà, quella del Governo e della mia parte politica - ha detto Berlusconi - e ho proposto al signor Torregiani di venire a Bruxelles la terza settimana di gennaio dove, con il Partito Popolare Europeo, organizzeremo una conferenza stampa per far conoscere la realtà dei fatti e arrivare fino alla corte di giustizia de L'Aja". Il presidente del Consiglio ha quindi spiegato di aver aderito all'iniziativa del sottosegretario Daniela Santanchè di incontrare Alberto Torregiani: "Mi sono intrattenuto con lui, mi ha raccontato il suo caso e sono rimasto molto impressionato". Berlusconi ha ribadito che Cesare Battisti "ha rivestito di ideologia politica una sua realtà di criminale vero". "Operava - ha aggiunto - nella maniera terribile che tutti ora sono venuti a conoscere".

La decisione di non estradare Battisti, presa il 31 dicembre dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva nel giorno di scadenza del suo mandato, ha innescato aspre polemiche e provocato tensioni con l'Italia. Berlusconi nei giorni scorsi aveva commentato che la vicenda non è chiusa, e il presidente Giorgio Napolitano aveva parlato di una decisione "incomprensibile".

Intanto Frattini sta valutando le mosse giudiziarie da fare e le ripercussioni della decisione in ambito europeo, come si legge in una nota diffusa oggi, in cui si precisa che a tal fine il titolare della Farnesina ha ricevuto "insieme al sottosegretario Scotti l'ambasciatore italiano in Brasile, La Francesca, e il rappresentante italiano presso l'Unione Europea, ambasciatore Nelli Feroci". Nel 2009 la Corte Suprema del Brasile aveva deciso che Battisti doveva essere estradato per le condanne per omicidi commessi in Italia negli anni 70, ma la decisione finale spettava al presidente. Battisti ha sempre negato di aver commesso gli omicidi e sostiene di essere un perseguitato politico. Lula gli ha garantito lo status di rifugiato nel gennaio 2009.

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