La riforma Gelmini è legge, il Senato approva il ddl

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Dopo una lunga maratona, Palazzo Madama ha dato il via libera con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. In tre giorni i senatori hanno ratificato tutti e 29 gli articoli del testo. Sfuriata della Finocchiaro, contestata in Aula. VIDEO

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La riforma Gelmini è legge. Dopo una lunga maratona a Palazzo Madama il discusso ddl su scuola e università duramente contestato dagli studenti degli atenei e istituti italiani ha ricevuto il via libero definitivo del governo con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine.

In tre giorni i senatori hanno approvato tutti gli articoli bocciando i circa 850 emendamenti presentati dall'opposizione. Il testo della Camera non ha quindi subito modifiche.

Il senatore dell'Idv Pardi, nel corso del suo intervento, ha denunciato "tante violazioni dei regolamenti nel corso del dibattito". "Il ddl Gelmini - ha attaccato - diminuisce il diritto alla studio e alla conoscenza. I ricercatori non possono essere tristi e malpagati". "La favola che questa legge premierà la meritocrazia - ha detto Pardi - è negata dall'assenza di fondi. Siamo senza soldi e viene sbandierato il miliardo come una graziosa elargizione del governo alla scuola".

"Questa riforma è la foglia di fico sui tagli del governo all'università e alla ricerca dopo quelli alla scuola", l'affondo della capogruppo del Pd Anna Finocchiaro. "La legge - ha detto - riduce l'autonomia dei singoli atenei, peggiora le condizioni del diritto allo studio e non promuove il merito, lasciando 26mila ricercatori senza uno sbocco".
La presidente del Pd ha poi interrotto bruscamente il suo intervento, indignata per gli insulti che le sono stati indirizzati dai banchi della maggioranza (guarda il video).
Alla senatrice Finocchiaro sono poi arrivate le scuse del capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri.

"Sono soddisfatta perchè è stata una prova di grande compattezza della maggioranza" il commento del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, all'approvazione della riforma. "E' stata la prova - ha aggiunto - che la maggioranza esiste, è coesa e forte e che il governo Berlusconi e l'unico che punta alla modernizzazione e al cambiamento".

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