Bersani: "Dal premier un monologo degno di Kim Il Sung"

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Pier Luigi Bersani
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Il segretario del Pd nella conferenza stampa di fine anno: "Non c'è garanzia di governabilità, ci sono tensioni incombenti, c'è' un distacco tra politica e società: Berlusconi non è un politico, è un politicante"

"In nessun Paese al mondo può succedere una cosa così: una conferenza stampa lunga due ore e mezza fatta di chiacchiere senza nulla dentro sulla situazione concreta degli italiani". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta, in occasione della conferenza stampa-ombra di fine anno del Pd, il discorso tenuto oggi dal premier.

"Conferenze di questa lunghezza sono al livello di Kim Il-Sung o Lukashenko" ha detto ancora il leader del Pd, che ha citato a questo punto ciò che gli avrebbe detto anni orsono Montanelli: "Ricordati, mi disse, che quest'uomo non sa distinguere tra verità e menzogna". Secondo Bersani, infatti, "riuscire a parlare de L'Aquila senza dire che nel milleproroghe hanno tolto il rinvio del pagamento delle tasse, significa pensare che, o siamo un popolo di imbecilli o che ha smarrito il confine tra verita' e menzogna".

"Non c'è garanzia di governabilità, ci sono tensioni incombenti, c'è' un distacco tra politica e società: Berlusconi non è un politico, è un politicante che parla di tavoli col terzo polo per prendere qualche deputato in più". Pier Luigi Bersani attacca il premier che "non parla dei problemi del Paese" e lancia la proposta del Pd: "cambiamo l'agenda e proponiamone una all'altezza del decennio, con al centro una stagione di riforme vere". Questa agenda di riforme è aperta a tutti coloro che sono d'accordo, aperta alle forze politiche e sociali che vogliono chiudere con il decennio berlusconiano.

La via giudiziaria - Dopo che oggi il Silvio Berlusconi ha accusato l'opposizione di tentare la "via giudiziaria" contro di lui per andare al governo, il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha detto che ormai il premier è troppo anziano per andare in carcere e che dovrebbe occuparsi dell'Italia. "Francamente, quando uno si avvicina a 75 anni in galera non può andarci, no?", ha detto Bersani rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa di fine anno. "Allora adesso parliamo di Italia". Berlusconi oggi ha proposto di istituire una commissione parlamentare di inchiesta per indagare sulla presunta "eversione" di parte della magistratura.

Messaggio al terzo polo
-  "A Casini dico: attenzione, perché la prospettiva elettorale del Terzo polo che poi condizioni dopo il voto Berlusconi è un'illusione". Così Pierluigi Bersani, segretario Pd, durante la conferenza stampa di fine anno mette in guardia il Terzo polo: "Berlusconi non tratta, compra. Se alla Camera prendesse la maggioranza non ci sarebbero tavoli, sarebbero gia' apparecchiati". "A gennaio decideranno Berlusconi, la Lega e la campagna acquisti e la Consulta, non Casini".

Sulla riforma dell'Università - "Il Presidente della Repubblica ha fatto un gesto non solo nobile ma importantissimo". Così il segretario Pd Pierluigi Bersani, ha commentato la decisione del Capo dello Stato di ricevere i giovani che stanno manifestando contro la riforma dell'università. "Il ministro Gelmini forse non ha visto i cartelli in cui i giovani dicono che non si sentono rappresentati dallo Stato, il presidente della Repubblica ha fatto un gesto per colmare quello spazio, il governo no creando una spaccatura difficilmente ricomponibile". Detto questo, sulla riforma, Bersani ha annunciato che in caso il Pd andasse al governo "portera' delle correzioni alle riforme Gelmini, dalla scuola elementare all'universita'".

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