Il testo di riforma dell'Università arriva al Senato e gli studenti confermano i cortei di protesta. Il ministro dell’Istruzione a SkyTG24: "Confermo la mia disponibilità al confronto con gli studenti, con i professori e con tutto il mondo accademico”
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Dopo essere stato già approvato al Senato lo scorso luglio e alla Camera a fine novembre, il contestato disegno di legge torna a Palazzo Madama, con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini "fiduciosa" che possa diventare legge entro la fine dell'anno. Il voto finale sul provvedimento è atteso per mercoledì 22 dicembre. Intanto gli studenti hanno annunciato che continueranno a manifestare "per chiedere fino alla fine che il Parlamento non approvi la legge Gelmini", come si legge in una nota diffusa dall'Udu, l'Unione degli Universitari.
In una nota diffusa lunedì 20 dicembre, il ministro ha ribadito che la "riforma è per i ragazzi, colpisce baroni, parentopoli e privilegi" e ha chiesto agli studenti di non farsi "strumentalizzare dai centri sociali". "Rivolgo a tutti un invito ad abbassare i toni ed a recuperare senso di responsabilità e misura. In queste ore siamo impegnati sui contenuti, sulle proposte per dare un futuro all'università italiana. Chiedo quindi a tutti un confronto propositivo sul merito della riforma...". "Confermo la mia disponibilità al confronto con gli studenti, con i professori e con tutto il mondo accademico anche in fase di stesura dei decreti attuativi, che possono essere occasione per affinare ulteriormente i contenuti della riforma", conclude il comunicato di Gelmini. In seguito agli scontri di martedì scorso la polizia ha arrestato oltre 20 persone.
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