Intitolato a Barack Obama era stato fondato nel 2008. Si è scontrato con la difficoltà di fare politica in rete e con la scarsa partecipazione dei vertici. "Il partito non ha un vero interesse in Internet" dice uno dei coordinatori
"Per la prima volta nella storia della politica italiana un partito si organizza non solo attraverso le tradizionali sedi e associazioni territoriali, ma anche su internet." Così scriveva, senza nascondere un certo orgoglio, il sito del Partito Democratico il 18 febbraio 2008, annunciando la nasciata della sezione online intitolata a Barack Obama. Due anni e sei mesi dopo è arrivata la fine della parabola. Con un secco post di commiato il circolo intitolato al Presidente degli Stati Uniti, l'unico circolo online del Pd, annuncia la fine delle sue attività.
"Abbiamo capito che non era più possibile rilanciarlo e che forse era meglio chiuderlo qui" spiega Paolo Borrello, una delle poche persone che era rimasto a coordinare l'attività del circolo. "All'inizio, quando venne fondato, era più attivo" - ricorda - "si facevano anche diverse attività al di fuori della rete, ma gradatamente il gruppo fondativo ha iniziato a disinteressarsi delle gestione. Il punto di svolta è stato quando Ignazio Marino si è candidato alle primarie. I fondatori del circolo hanno preferito lavorare a quella campagna e il circolo è finito un po' in secondo piano". E con il Pd i rapporti non sono mai stati molto semplici. Per farsi riconoscere ufficialmente hanno dovuto passare attraverso una lunga trattativa e alla fine "al Pd non è che interessi molto quello che succede in rete. Lo si vede anche da come gestiscono il loro sito istituzionale" commenta Borrello.
Gli iscritti non mancavano certo (il recordo è stata quota 800), ma non essendoci quota da pagare molti semplicemente cliccavano senza poi partecipare attivamente alla vita del partito. Alla fine, di tutte le attività, è rimasto in piedi solo il forum, frequentato sì e no da una decina di utenti. "Un po' pochi per una sezione che aspira a essere nazionale" spiega Borrello. E ora? "Magari ci incontreremo e cerchermo di trovare un altro modo per fare politica online."
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"Abbiamo capito che non era più possibile rilanciarlo e che forse era meglio chiuderlo qui" spiega Paolo Borrello, una delle poche persone che era rimasto a coordinare l'attività del circolo. "All'inizio, quando venne fondato, era più attivo" - ricorda - "si facevano anche diverse attività al di fuori della rete, ma gradatamente il gruppo fondativo ha iniziato a disinteressarsi delle gestione. Il punto di svolta è stato quando Ignazio Marino si è candidato alle primarie. I fondatori del circolo hanno preferito lavorare a quella campagna e il circolo è finito un po' in secondo piano". E con il Pd i rapporti non sono mai stati molto semplici. Per farsi riconoscere ufficialmente hanno dovuto passare attraverso una lunga trattativa e alla fine "al Pd non è che interessi molto quello che succede in rete. Lo si vede anche da come gestiscono il loro sito istituzionale" commenta Borrello.
Gli iscritti non mancavano certo (il recordo è stata quota 800), ma non essendoci quota da pagare molti semplicemente cliccavano senza poi partecipare attivamente alla vita del partito. Alla fine, di tutte le attività, è rimasto in piedi solo il forum, frequentato sì e no da una decina di utenti. "Un po' pochi per una sezione che aspira a essere nazionale" spiega Borrello. E ora? "Magari ci incontreremo e cerchermo di trovare un altro modo per fare politica online."
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