Berlusconi accelera sulla giustizia: "La riforma è pronta"

Politica
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro della Giustizia Angelino Alfano
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La legge sarà presentata già nel prossimo Consiglio dei ministri, ha assicurato il premier. "Confido nella totale fedeltà dei finiani" ha aggiunto. Poi è tornato sulle intercettazioni: un problema a cui "si dovrebbe rimediare"

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"Confido nella totale fedeltà dei finiani". Silvio Berlusconi, nel suo discorso introduttivo
all'ufficio di presidenza del Pdl, si è soffermato brevemente sul programma di governo, che - ha spiegato - andrà avanti speditamente. "Abbiamo una maggioranza ampia, lo si è visto anche sulle votazioni sia del Lodo Alfano sia sul caso di Lunardi", ha sottolineato il Cavaliere durante la riunione tenutasi a Palazzo Grazioli. E ha poi ricordato che tra i finiani ci sono solo pochi 'estremisti'; per il resto ci sono persone che "non vogliono far cadere il governo".

La riforma della giustizia è pronta - Dunque avanti con i cinque punti, tra cui la riforma della giustizia che - ha sottolineato ancora il premier- "è ineludibile" e la riforma del fisco che "sarà  il nostro fiore all'occhiello".
Silvio Berlusconi imprime così una nuova accelerazione alla riforma messa a punto dal Guardasigilli Angelino Alfano. E avverte che il contenuto di questa "è già stato sottoposto a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per trovare un accordo definitivo".
Poi, è tornato sulla questione intercettazioni dicendo che è un problema a cui "si dovrebbe rimediare" perché è terribile vivere in un Paese in cui non puoi avere la certezza di non essere intercettato".

L'accelerazione sulla riforma, anche all'interno della stessa maggioranza, viene letta in modi diversi. Alcuni sostengono che si tratti di un modo per 'battere il ferro finché è ancora caldo' con i finiani. Martedì, infatti, i senatori di Fli hanno detto sì al cuore del Lodo Alfano (la norma che garantisce per il premier e il Capo dello Stato la sospensione dei processi cominciati anche prima dell'assunzione dell'incarico), pertanto meglio presentare subito un testo scritto nella speranza di incassare a breve un altro sì. Secondo altri, invece, sarebbe solo un modo per esercitare un pressing su Alfano. La giustizia, sarebbe l'idea del premier, è un punto cardine e pertanto non si può continuare a rinviare. Dopo l'incontro Fini-Alfano, a via Arenula si ipotizzava uno slittamento dell'esame del testo al Cdm di diverse settimane ("almeno a fine novembre").

Bersani annuncia barricate - Sul Lodo Alfano, intanto, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani annuncia barricate e l'intenzione di sostenere il referendum contro il ddl, per il quale l'Idv di Antonio Di Pietro sta da tempo raccogliendo le firme. Mentre il Guardasigilli difende Fli che martedì si è espressa a favore della retroattività.




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