Cordoglio delle più alte cariche dello Stato per i quattro militari uccisi in Afghanistan. Napolitano: “Solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti''. Bersani chiede una "riflessione" sulla missione. Fini: "Ribadiamo il nostro impegno"
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Il ferito: mi sono rotto di stare in Afghanistan
Napolitano: "Solidale partecipazione" - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan - rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese - esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti''. Lo rende noto il Quirinale in un comunicato.
Berlusconi: "Vicini alle famiglie" - "Ho appreso con dolore la notizia del tragico agguato ai nostri ragazzi impegnati a riportare la pace in Afghanistan. Siamo vicini alle loro famiglie come lo sono, ne sono sicuro, tutti gli italiani. Attendo con trepidazione notizie sull'altro nostro militare ferito. Siamo grati a tutti i soldati italiani che, nelle diverse missioni in tante parti del mondo, consentono al nostro paese di mantenere i suoi impegni internazionali a favore della pace e contro ogni forma di terrorismo", ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Bersani: "Occorre una riflessione" - Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha espresso "cordoglio alle vittime e solidarietà alle loro famiglie", commentando la morte dei quattro soldati italiani in Afghanistan, e ha chiesto che il governo italiano avvii insieme agli alleati una "riflessione" sulle prospettive e la strategia da tenere sul campo. "È una cosa drammatica - ha detto Bersani poco prima dell'inizio dei lavori dell'Assemblea nazionale del Pd - ed è ora che l'Italia puntualizzi la strategia, così come si era detto, per vedere le prospettive reali. La situazione sul campo è difficile - ha osservato - le prospettive incerte. Essendo chiaro che non si agisce fuori dal contesto delle nostre alleanze, dobbiamo riflettere insieme su cosa vuol dire realmente questa famosa nuova fase. Si può anche morire per la democrazia, per la lotta al terrorismo, per la dignità umana, per la civiltà, ma bisogna essere certi di arrivare al risultato che ci si è prefissati. La politica - conclude Bersani - deve assumersi maggiori responsabilità rispetto alla presenza militare".
Di Pietro: "Adesso basta. E' una missione di guerra" - "Non ha più senso né logica rimanere in Afghanistan in queste condizioni. A nome mio e dell'Italia dei valori esprimo profondo cordoglio alle famiglie dei quattro militari che hanno perso la vita nel tragico attentato a Farah, in Afghanistan", ha invece affermato il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro. "Siamo vicini a tutti quei soldati impegnati in missione e che quotidianamente mettono a repentaglio la propria incolumità. Oggi il giorno del lutto, e dovremmo stare in silenzio, ma sono stati troppi i silenzi su questa guerra. Adesso basta. Il governo si assuma le sue responsabilità e richiami immediatamente il nostro contingente. L'Italia dei valori in Parlamento ha chiesto il ritiro dei nostri militari. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. Non ha più senso né logica rimanere in Afghanistan in queste condizioni. Sono già 34 i nostri soldati uccisi in questa guerra senza senso. Illogica. Il nostro Vietnam".
Frattini: "Pensiamo a una fase nuova" - Risponde il ministro degli Esteri, Franco Frattini: "L'attentato contro i militari italiani è un altro esempio dell'altissimo costo umano che siamo costretti a pagare per una missione fondamentale per la nostra sicurezza nazionale", ha detto, esprimendo "profondo dolore" per la morte di quattro militari. "Sono vicino alle famiglie - ha aggiunto - ed esprimo personalmente e a nome della Farnesina il mio piú sincero cordoglio per la perdita subita. Auguro la piú pronta guarigione al militare italiano ferito. Siamo assolutamente impegnati affinché‚ a partire dal prossimo vertice Nato a Lisbona, a novembre, si possa definire la nuova fase di transizione della strategia internazionale in Afghanistan e venga accelerata, provincia per provincia, l'assunzione delle responsabilità di sicurezza e controllo del territorio da parte dalle forze afgane".
Il titolare della Farnesina ha quindi ricordato il "contributo eccezionale ed unanimemente riconosciuto" dato dall'Italia alla formazione delle forze afghane. Contributo del quale, ha detto, "siamo fieri". Ed ha aggiunto che avrà "direttamente l'occasione di fare il punto sulla strategia internazionale in Afghanistan alla riunione degli Rappresentanti speciali dei ministri degli Esteri per l'Afghanistan e il Pakistan che si svolgerà a Roma il 18 ottobre e alla quale parteciperanno anche il ministro degli Esteri afghano Rassoul e le piú alte cariche internazionali impegnate in Afghanistan, tra le quali il comandante delle operazioni militari, Generale Petraeus e Staffan De Mistura, rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu".
Quella in Afghanistan, ha poi sottolineato il ministro, è una missione "fondamentale" per bloccare il terrorismo. "I terroristi che minacciano l'Europa - ha concluso il titolare della Farnesina - vengono purtroppo da quelle aree di crisi e instabilità come l'Afghanistan ed è nostro dovere respingerli per non dare loro la possibilità di avvicinarsi alle nostre case e alle nostre famiglie".
"Quando i talebani si sentono colpiti - ha detto poi Frattini nel commentare l'attentato ai microfoni di SkyTG24 - reagiscono in modo più pericoloso, non meno pericoloso: è il segno che, grazie anche ai nostri combattenti, si sono raggiunti dei risultati nella lotta al terrorismo: è come un serpente velenoso a cui abbiamo pestato la coda".
La Russa: "Profondo cordoglio" - Anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso "profondo cordoglio e dolore per i quattro militari deceduti, grande solidarietà al soldato ferito e sentimenti di particolare vicinanza ai familiari delle vittime". Il ministro La Russa "è tenuto costantemente informato sull'evolversi della situazione da parte del Capo di Stato maggiore della Difesa". "Appresa la tragica notizia del barbaro agguato avvenuto nei pressi di Farah in Afghanistan, nel quale hanno perso la vita quattro soldati italiani", il presidente del Senato, Renato Schifani, "esprime, anche a nome dell'Assemblea di Palazzo Madama, il suo più profondo dolore e cordoglio ai familiari dei caduti e al Capo di Stato maggiore della Difesa generale Vincenzo Camporini. L'Italia onora il sacrificio di questi nostri soldati coraggiosi - afferma il presidente Schifani in una nota - l'ennesimo pesante tributo di sangue che il nostro Paese paga in quelle terre lontane in una missione che difende la democrazia e la pace nel mondo".
Fini: "Ribadiamo il nostro impegno" - "Credo che la risposta migliore consista nel ribadire l'impegno ad agire nella comunità internazionale perché il sacrificio dei nostri soldati non sia vano e il martoriato popolo afghano possa avere un giorno una prospettiva di pace e serenità", ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, incontrando questa mattina i consiglieri regionali della Valle d'Aosta. Fini ha espresso il suo "cordoglio personale e quello della Camera dei deputati" per le vittime. "È un nuovo grave lutto - ha detto - che colpisce innanzitutto le famiglie di quei soldati, le nostre Forze armate, in particolar modo il corpo degli Alpini, qui più cari che altrove, e tutti gli italiani. A fronte di tragedie che purtroppo si ripetono - ha continuato - nella coscienza di ognuno dev'essere presente la domanda di cosa fare per onorare la memoria dei caduti e la risposta migliore - ha concluso - consiste nel ribadire l'impegno di agire nella comunità internazionale".
L'ambasciatore Usa: "Infinitamente riconoscenti" - "Siamo infinitamente e dolorosamente riconoscenti per la dedizione e l'umanità di questi soldati nell'adempimento della loro missione a protezione della nostra sicurezza collettiva, fino all'estremo sacrificio". E' stato questo il commento dell'ambasciatore americano in Italia, David Thorne, che ha espresso "le più sentite condoglianze alle famiglie dei militari italiani che hanno perduto la vita questa mattina in Afghanistan". "Ogni vita - ha aggiunto l'ambasciatore - è preziosa; e ogni vita sacrificata per la causa comune è un dolore immensamente profondo".
Lo speciale di SkyTG24 - E della missione militare in Afghanistan si parlerà anche domenica 10 ottobre in "La trappola afghana", lo speciale di SkyTG24 in onda alle 18,35 e, in replica, alle 22,35. Tra gli ospiti di Riccardo Romani, il colonnello Aldo Zizzo, ex comandante della missione italiana a Kabul, e Fabio Caressa, che per Sky ha firmato un lungo reportage in onda su Sky Uno nelle prossime settimane.
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