Berlusconi: mercoledì voto sul documento per andare avanti

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Il premier lancia un invito a superare "nell'interesse di tutti" gli attuali ostacoli nella maggioranza in vista del dibattito alla Camera di mercoledì. I finiani chiedono un vertice prima della prova in Aula. Bersani vuole chiarezza sulla giustizia

Fini, Berlusconi e il Pdl. LE FOTO

Fervono i preparativi e sale la tensione alla vigilia del discorso che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi terrà in Aula mercoledì 29 settembre.
I finiani, considerata conclusa la questione legata alla casa di Montecarlo tornano a chiedere con forza un testo condiviso e invocano subito un vertice di maggioranza. "Se mercoledì non c'è un documento condiviso è un problema", ha detto Bocchino.
Il presidente del Consiglio non sembra raccogliere l'invito ma, a sorpresa, intervenendo telefonicamente ad una cerimonia presso la comunità di Don Gelmini, ad Amelia, ha annunciato che il documento che presenterà in Aula alla Camera ha bisogno del voto della maggioranza.

Voto sul documento per andare avanti - "Sono alle prese con un documento che dovrà ottenere il voto della maggioranza del Parlamento per poter andare avanti" ha detto il premier Silvio Berlusconi.
In vista dell'appuntamento con governo e maggioranza previsto mercoledì in Aula alla Camera, il premier annuncia così che il suo discorso sui "cinque punti" dovrà essere votato. Solo così sarà possibile andare avanti.
"Siamo stati chiamati a superare diversi ostacoli e a difenderci da tutte le cattiverie che si sono state portate addosso. Ci troviamo quindi ad affrontare un percorso con ostacoli importanti da superare. Le difficoltà sono arrivate da molte parti, anche da quelle impensate e meno prevedibili".

Le ambizioni personali vanno messa da parte -
Silvio Berlusconi non cita mai nel suo intervento telefonico né Gianfranco Fini né i finiani. Ma, quando loda il comportamento leale di Carlo Giovanardi che riceverà il riconoscimento del premio 'Madonna del sorriso' è chiaro il riferimento alle vicende interne alla maggioranza da parte del premier: "Giovanardi - dice Berlusconi al telefono - merita moltissimo il premio". E aggiunge: "Lui non mi ha mai tradito, non ha mai cambiato bandiera. Non ha mai - insiste Berlusconi - messo davanti degli ostacoli pretestuosi. A differenza di altri, sa che stare insieme è un valore molto alto. Sa che vanno messe da parte le ambizioni personali".

L'opposizione chiede chiarezza sulla giustizia - Il Pd, intanto, affila le armi e il segretario di partito Pier Luigi Bersani avverte: "E' ora che le Camere dicano se i cittadini sono ancora o no tutti uguali davanti alla legge".

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