Per Bossi "ora ci vuole quella del Nord" e scherza su un Alemanno piangente, mentre Zaia dice "che sia l'ultima volta". Protesta anche dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni: "Roma vuole sempre tutto"
Sarà che dovrà farlo digerire ai suoi elettori, ma Umberto Bossi ha già iniziato a mettere le mani avanti e prendere le distanze dal provvedimento con il quale il Consiglio dei Ministri ha dato il via oggi a Roma Capitale. Scherzando con i giornalisti il Senatur ha spiegato che "lo abbiamo votato solo perché il sindaco Alemanno è venuto piangendo", dichiarando quindi "ora ci vuole quella del Nord". Ma malumore arriva anche dal Veneto, a cominciare dal governatore Luca Zaia che avverte "spero sia l'ultima volta che sentiamo parlare di questo operazioni". Zaia ricorda di conoscere bene tutto l'iter, dice di capire e rispettare "le dinamiche", ma sottolinea:"Roma non può presentarsi ogni giorno ora con un gran premio ora con un festival alternativo" a quanto avviene in Veneto. Cosi' il governatore parla di "Roma vorace", iperbulimica, esprimendo la speranza "che venga contingentata".
Ma la difesa del Nord contro la capitale non è appannaggio solo della Lega Nord. Anche Giorgio Orsoni, sindaco di centrosinistra di Venezia, non si risparmia in critiche. "Non ci sono commenti da fare - dice il primo cittadino della città lagunare - se non mettere in guardia il governo da questa 'bulimia' di Roma che vuole sempre tutto, troppo. Ricordiamoci la vicenda delle Olimpiadi: Venezia attende ancora di sapere quale risarcimento avrà". "Siamo anche in attesa di sapere cosa succederà della Legge Speciale per Venezia - sottolinea il sindaco - Da quel che mi si dice possiamo aspettarci tutto tranne i soldi: è un brutto segno. E non si hanno notizie neppure dei 42 milioni di euro arretrati della legge speciale che il governo ci deve per gli anni passati, se non che le procedure stanno lentamente andando avanti: Venezia ormai è una creditrice storica".
Dalla maggioranza per ora si preferisce non commentare le dichiarazioni degli alleati nordisti, mentre usa l'arma dell'ironia il senatore del pd Roberto Di Giovan Paolo: "Bossi vuole la Capitale al Nord? Non ha che l'imbarazzo della scelta: Roma Balduina, Roma Aurelio, Roma Montemario, Roma Cassia".
Ma la difesa del Nord contro la capitale non è appannaggio solo della Lega Nord. Anche Giorgio Orsoni, sindaco di centrosinistra di Venezia, non si risparmia in critiche. "Non ci sono commenti da fare - dice il primo cittadino della città lagunare - se non mettere in guardia il governo da questa 'bulimia' di Roma che vuole sempre tutto, troppo. Ricordiamoci la vicenda delle Olimpiadi: Venezia attende ancora di sapere quale risarcimento avrà". "Siamo anche in attesa di sapere cosa succederà della Legge Speciale per Venezia - sottolinea il sindaco - Da quel che mi si dice possiamo aspettarci tutto tranne i soldi: è un brutto segno. E non si hanno notizie neppure dei 42 milioni di euro arretrati della legge speciale che il governo ci deve per gli anni passati, se non che le procedure stanno lentamente andando avanti: Venezia ormai è una creditrice storica".
Dalla maggioranza per ora si preferisce non commentare le dichiarazioni degli alleati nordisti, mentre usa l'arma dell'ironia il senatore del pd Roberto Di Giovan Paolo: "Bossi vuole la Capitale al Nord? Non ha che l'imbarazzo della scelta: Roma Balduina, Roma Aurelio, Roma Montemario, Roma Cassia".