Il Popolo viola si divide sul No B Day 2

Politica
Una foto del No Berlusconi Day dell'anno scorso
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Acque agitate nel movimento nato su Facebook in occasione della manifestazione del dicembre 2009. I gruppi di Roma e di Reggio Emilia annunciano il forfait in polemica con gli organizzatori: "Non hanno alcun titolo per parlare a nome di tutti"

Acque agitate in casa del Popolo viola. Per il movimento nato su Facebook e diventato fenomeno politico sull’onda del No Berlusconi Day del dicembre 2009, arrivano le prime difficoltà. Manco a farlo apposta il terreno di sfida è diventato l’organizzazione del No Berlusconi Day 2. Dopo la componente romana, infatti, sembra che anche quella di Reggio Emilia voglia sfilarsi dalla manifestazione annunciata dalla pagina nazionale del social network per il 2 ottobre.

I Viola di Reggio Emilia spiegano che non parteciperanno al No B. Day 2 “perché l’obiettivo va oltre la contestazione del singolo”. “Il problema non è B. – scrivono gli organizzatori del gruppo locale - " ma quello che ha creato, alimentato, e radicato nelle menti degli italiani. Il problema è un sistema corrotto e colluso al quale non ci si oppone soltanto con un corteo indirizzato ad una singola persona, ma con un costituzionale attivismo sul campo da parte di tutti atto a risvegliare le coscienze sui Principi Fondamentali”.

Anche la componente romana aveva attaccato la pagina nazionale, accusandola di aver indetto la manifestazione "senza alcuna consultazione con i Gruppi Locali che danno corpo al movimento viola e con motivazioni politiche e strategiche estremamente opinabili". "Di fatto - precisava il gruppo capitolino - la pagina che si definisce 'pagina ufficiale del Popolo Viola', viceversa non ha alcun titolo a parlare in suo nome".

In ogni caso, senza escludere il pericolo di infiltrati pronti ad alimentare polemiche e spaccature, non mancano le controrepliche. Come questa, ad esempio, che compare sulla pagina del gruppo romano del Popolo viola: “Non capisco la ‘non adesione’ anche se la potevo accettare... ma lo screditare pubblicamente altri gruppi viola e quindi BOICOTTARE l'evento è proprio una porcata!”.

Tuttavia i segnali di qualche mugugno all’interno del Popolo viola erano evidenti già da qualche tempo. Sotto accusa l’organizzazione. “Almeno lo sforzo di mandare una mail ai vari gruppi locali per decidere il luogo, la data e per chiedere collaborazione, potevate farlo!”, scriveva Matteo agli organizzatori già a luglio riferendosi al Meeting ancora in fase di organizzazione. Mentre, tanto per restare in tema, è sempre di poche settimana fa l’altra polemica nata all’interno del Popolo viola contro colui che spesso viene presentato come il referente dei viola e cioè Gianfranco Mascia, “più volte diffidato dall’usare il movimento per fini personali”.

Comunque entrambe le componenti in questione, quella romana e quella emiliana, si dicono invece pronte ad aderire ad una manifestazione sulla piattaforma promossa da Micromega. "In caso, parteciperemo da persone comuni, e civili, come era stato chiesto nel precedente appello, rivolto alla società civile ed indignata" spiegano da Reggio. Ed anche i romani spiegano di aver "deciso di aderire all'appello proposto da Micromega per una grande manifestazione di tutta la società civile, che riassorba il NoBDay2 e si impegnano a supportarne con tutte le proprie forze l'organizzazione, totalmente autofinanziata, in data da destinarsi".

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