Berlusconi: "Fiducia su cinque punti o voto a dicembre"

Politica
Silvio Berlusconi si reca al vertice
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Federalismo fiscale, fisco, sud, giustizia e sicurezza: su questi temi il governo chiederà l’appoggio del parlamento. Altrimenti, il premier avverte: "Siamo pronti al voto". I finiani: "Documento condivisibile al 95%. Tanto rumore per nulla"

La reazione dei finiani: "Tanto rumore per nulla"
Il commento dell'opposizione: "Fallimento del governo"

Un documento programmatico di dieci pagine, suddiviso in cinque punti, che verrà sottoposto al parlamento per ottenere la fiducia.
E' questo il risultato del lungo il vertice del Pdl a Palazzo Grazioli per decidere la strategia da adottare quest'autunno per affrontare la seconda parte della legislatura.

Federalismo fiscale - Il federalismo fiscale è il primo dei cinque punti. "Si sta rivoluzionando il sistema dei trasferimenti delle risorse pubbliche - si legge - tra lo Stato e gli enti locali. Il nuovo sistema - puntualizza il documento - non sarà più basato sulla spesa storica dei vari servizi", ma "sui costi standard ritenuti necessari per fornire ai cittadini i servizi fondamentali, a cominciare dalla sanità".
Il documento spiega poi che "i comuni saranno coinvolti nell'accertamento dei redditi dei contribuenti per combattere l'evasione fiscale. Gli amministratori saranno costretti a operare con maggiore trasparenza e a dare conto ai loro amministrati di come spendono i soldi delle imposte". "Gli enti locali godranno di una maggiore autonomia fiscale - si legge ancora nel documento - la cedolare secca sugli affitti, appena introdotta con uno dei primi decreti attuativi, risponde appunto a questa impostazione".

Fisco - "Disboscare" la giungla fiscale con un lavoro di semplificazione, tenendo fermo l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale: è questo il secondo punto del documento approvato dal vertice Pdl. "Tenendo conto delle esigenze e delle compatibilità del bilancio pubblico, ritenute prioritarie in questa fase di avvio della ripresa economica, il governo intende pervenire, senza creare maggiore deficit entro la legislatura al varo di norme che consentano una graduale riduzione della pressione fiscale complessiva". In particolare, governo e maggioranza intendono sostenere le famiglie "soprattutto quelle monoreddito e più deboli" con l'adozione del quoziente famigliare, una revisione delle imposte locali e delle tariffe. "Ogni intervento sul fisco -ha tuttavia segnalato il documento- dovrà essere supportato da una rigorosa analisi costi-benefici e dal consenso dell'Europa considerando che il nostro debito pubblico e' superiore al Pil".

Mezzogiorno
-  Il governo intende crere una Banca del Sud, "per il finanziamento delle piccole realtà imprenditoriali", i fondi europei "concentrati su grandi iniziative strategiche" e il ponte sullo Stretto.

Giustizia - Il governo "completera'" il programma "votato dagli elettori" riguardo alla riforma della giustizia, compreso la riforma "costituzionale" del Csm, il processo breve
e il provvedimento "che tutela le alte cariche dello Stato". E' quanto si legge sul documento messo a Punto dal Pdl letto da Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa a palazzo Grazioli.
Riguardo al Csm, Berlusocni ha aggiunto che è necessario "intervenire sulla struttura del Csm con una riforma costituzionale che preveda l'istituzione di due organismi separati per i magistrati con conseguente rarrorzamento della separazione delle carriere". Nell'ambito delle riforme costituzionali - prosegue Berlusconi - "sarà necessario anche provvedere all'approvazione della legge pendente al Senato a tutela delle alte cariche dello Stato".

Sicurezza - "La maggioranza di governo intende continuare nel percorso già  intrapreso di lotta senza tregua alla criminalità organizzata" ha detto Berlusconi.  "Significativo", secondo il premier, anche il risultato di una "accresciuta sicurezza avvertita", a cui ha "fortemente contribuito il concorso delle Forze Armate". Il governo intende inoltre intensificare la lotta all'imigrazione clandestina.


Attacco ai giudici - Il Cavaliere è poi tornato ad attaccare giudici: "Non si può indulgere di fronte al tentativo che minoranze militanti della magistratura, ispirate da teoremi politici, cerchino di porre in atto fin dal '94, di abbattere il governo legittimo". Berlusconi ha poi sottolineato che si dovrà procedere al più presto all'approvazione definitiva del ddl intercettazioni.
Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato che "si rende necessario anche per via costituzionale una riforma della disciplina dei magistrati e un intervento sul Csm con una riforma costituzionale" allo scopo di avere "due organismi separati per la magistratura".
E sullo scudo per i vertici istituzionali ha spiegato che "approveremo una legge a tutela delle alte cariche istituzionali, già ora al Senato e che verrà approvata in tempi celeri anche alla Camera". Berlusconi ha inoltre spiegato che intende "procedere sulla strada già percorsa che ha dato grandi successi".

"Pronti alle elezioni" - "Siamo pronti alle elezioni - ha poi detto il premier - nel caso in cui il riscontro sulla fiducia in Parlamento decretasse che non c'è piu' la maggioranza per andare avanti. Tutti i focus che abbiamo fatto fare in questo periodo estivo ci danno in grande ascesa e l'attuale maggioranza puo' ottenere sicuramente oltre il 50% dei voti".

La reazione dei finiani - "Il documento varato dal vertice del Pdl è condivisibile al 95%. Alcuni punti sono addirittura lapalissiani, la fiducia sembra scontata" dice Italo Bocchino, seguito in coro da tutti i finiani. Gli esponenti di Futuro e Libertà sembrano tutti uniti nel giudicare il vertice di oggi "tanto rumore per nulla".

Il commento di Bersani
- "Che cosa c'è di nuovo sotto il sole? Berlusconi racconta favole, ragiona da caudillo sui temi della democrazia, della Costituzione, della legge elettorale e, al dunque, vuole il suo processo breve" dice il segretario del Pd commentando quando detto dal premier.  "Il documento Pdl - sottolinea Bersani - certifica, in realtà, il fallimento di questi due anni di governo e non offre base alcuna per affrontare i problemi reali del paese, dei quali non si mostra la minima consapevolezza. Adesso la parola è al Parlamento. Noi apriremo il confronto tra tutte le forze di opposizione e apriremo la nostra mobilitazione nel paese. Certamente, con un governo cosi' non si puo' andare avanti".


Il video integrale della conferenza stampa di Silvio Berlusconi:




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