Bossi: "Fini vuole i soldi da sprecare al Sud"

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"I governi tecnici sono come l'anguria, verdi fuori e rossi dentro": così il leader della Lega conferma la sua contrarietà a esecutivi di transizione, aggiungendo che milioni di cittadini scenderebbero in piazza. Il Pd: "Non ci faremo intimidire"

La maggioranza continua a escludere in modo categorico qualsiasi ipotesi di governo tecnico. E regge l'asse di ferro tra il Pdl e la Lega sulla linea del ritorno alle urne in caso che non ci fossero più i numeri sufficienti in Parlamento.

"Governi tecnici come le angurie" - A ribadire la contrarietà a "manovre di palazzo" è il leader della Lega, Umberto Bossi, che anche quest'anno non manca all'appuntamento con il comizio di Ferragosto: il Carroccio, assicura il ministro delle Riforme, "non permetterà" un governo tecnico.
"Non lo permetteremo, perché sarebbe un disastro", rimarca il Senatùr, che poi ironizza: "I governi tecnici sono come l'anguria: verdi fuori e rossi dentro", e come l'anguria hanno i semi "che devi sputare. E noi continueremo a sputarli".
Bossi si fa portavoce di "milioni di uomini" che, avverte, "scenderebbero in piazza" in caso di soluzioni diverse dal voto. "Contro le truffe messe in piedi dal palazzo, non resta che via maestra: il voto. E' il popolo che elegge i governi e i premier. Non li elegge il palazzo".

"Fini? Vuole i soldi da sprecare al Sud" - Bossi torna poi sulle recenti polemiche sul presidente della Camera: "Tremonti - dice - ha come nemico Fini perchè vuole i soldi da sprecare al Sud"; quanto all'ipotesi di un governo tecnico, dice di temerlo anche perché farebbe una nuova finanziaria "che sarebbe un disastro".

Alfano e Maroni: "scelgono gli elettori" - Le parole di Bossi arrivano dopo le dichiarazioni (in sintonia) del guardasigilli Angelino Alfano e del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Con un affondo proprio sulla Costituzione, richiamata dal capo dello Stato Giorgio Napolitano come unica stella cometa da seguire.
La posizione del ministro della Giustizia è netta: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione", incalza Alfano. "E' il popolo sovrano che sceglie chi mandare al governo", sottolinea. Ogni disegno diverso "è in piena violazione dell'articolo 1 della Costituzione". Gli fa eco Maroni: "Non siamo disponibili a giochi di palazzo, a ribaltoni, che tolgano al popolo sovrano il diritti di scegliere da chi vuole essere governato". Se la maggioranza dovesse venir meno, avverte il responsabile del Viminale, l'unica strada sono le elezioni "che si possono fare in qualunque momento dell'anno".

La replica dell'opposizione - Ferma la replica del Pd. Walter Veltroni invita a combattere contro "l'imbarbarimento" della politica.
Mentre il presidente dei democratici, Rosy Bindi, dice che "le minacce di Bossi non ci spaventano. E poi Bossi dovrebbe scendere in piazza contro l'arroganza dei suoi alleati sulla questione morale", sottolinea Bindi.
L'Idv, con Leoluca Orlando, sottolinea che il governo è "il primo a violare i principi costituzionali attraverso le leggi-porcata, le leggi ad personam e i vari lodi che hanno ingolfato lattivita' istituzionale degli ultimi tempi.

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