Bossi: "Nessun matto è disposto a guidare governo tecnico"

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Il leader della Lega commenta così l’ipotesi di un esecutivo di transizione e aggiunge: "Pronti ad andare in piazza col premier". Su Montezemolo: "O fa un accordo con me e Berlusconi o non entra in politica"

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"Temo sia una situazione difficile da sistemare, non riesco a capire come si possa andare avanti per qualche anno con un casino del genere". Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, da Ponte di Legno, nel bresciano, dove trascorrerà qualche giorno di vacanza.
Riferendosi all'appello di Giorgio Napolitano, che chiede di scongiurare un vuoto di governo, Bossi afferma: "Dipende cos'è il vuoto di governo, può anche essere quando c'è una maggioranza spaccata che non riesce a combinare niente. Se la maggioranza è spaccata - ha aggiunto - andare alle elezioni è naturale quando il governo non funziona più". Il rischio - ha detto Bossi - "è avere un colpo di freno per tre anni".

"Un governo tecnico? Idea fuori dal mondo" - Anche perché, per Bossi, con la situazione attuale non si troverà nessun "matto" disposto a guidare un governo tecnico: "Napolitano - ha detto conversando con i giornalisti a tarda notte - deve ascoltare tutti. Ma chi ha il coraggio di dire mi offro? Non c'è nessun matto che faccia il governo: lo fai in cinque minuti e dura cinque minuti". Certo è, secondo Bossi, che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti non sarebbe disposto a guidarlo e che la Lega non lo appoggerebbe data la sua contrarietà a governi tecnici. "Tremonti - ha ripetuto - vuol bene a Berlusconi e non gli fa questo dispetto". Un governo tecnico per la Lega Nord sarebbe, infatti, "rischiosissimo". E il motivo non è solo quello che ha già più volte detto dal Senatùr, cioè che cambierebbe la legge elettorale.

"Sarebbe rischiosissimo per noi - ha spiegato a Ponte di Legno - perché serve a cancellare le leggi sull'immigrazione che non interessano né a Fini né a Bersani". "Un governo tecnico - ha ribadito - per me non può passare. La gente ha messo la crocetta sul nome di Berlusconi: l'idea di un governo tecnico è fuori dal mondo."Ma se si dovesse arrivare a una scenario simile, il ministro delle Riforme è pronto a mobilitare i leghisti di Veneto, Lombardia e Piemonte. "Berlusconi - ha infatti detto Bossi - porta in piazza la gente e sono tanti, di più. La Lega si unisce a quell'operazione con il Veneto, il Piemonte e la Lombardia. Sono un sacco di milioni persone e sono incazzate".

"Montezemolo? O fa un accordo con noi o niente" - Il leader della Lega interviene poi sull'ultime dichiarazioni della fondazione Italia Futura, vicina a Luca Cordero di Montezemolo: "Quella gente lì in politica - ha detto Bossi - cercherà di agganciarsi a chi può farli vincere". Per questo, il Senatùr è convinto che l'ex presidente di Confindustria "o fa un accordo con Bossi e Berlusconi o non entra in politica".
Certo, il ministro del Federalismo considera "curioso" che Montezemolo abbia fatto la sua uscita ora, ma non arriva a parlare di un disegno con Udc e finiani. "Se entra in politica - osserva - deve farlo per vincere. E per vincere deve fare un accordo con Berlusconi e con me. Le altre soluzioni lasciano il tempo che trovano".

La Lega e le banche - Se qualche tempo fa il segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi, aveva detto che il Carroccio era interessato a prendersi le banche del Nord, ora - dopo il mancato ingresso di Domenico Siniscalco nel consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e l'aumento della partecipazione dei libici in Unicredit - conferma però che "la Lega qualche amico lo ha nella Banca popolare di Milano".
"Massimo Ponzellini - ha detto nella notte conversando con i giornalisti - lo abbiamo nominato noi. Ha una bella testa".
E comunque Andrea Beltratti, il docente della Bocconi nominato nel consiglio di gestione di Intesa San Paolo "è sostanzialmente torinese - ha aggiunto il governatore del Piemonte Roberto Cota -, ha 51 anni ed è partito bene".


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