Bersani: “Meglio Tremonti premier che il voto"

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Il segretario del Pd: “Un governo di transizione non può certo essere guidato da chi ci ha portati fin qui”. Poi aggiunge: “Bisogna superare la fase del populismo e del ghe pensi mi"

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Un governo di transizione a guida Giulio Tremonti sarebbe una idea molto più sensata rispetto all'attuale esecutivo. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ragiona così: "Certamente non potrebbe traghettare e guidare un governo di transizione chi ci ha portato fin qui. Poi mi fermo qui". Bersani ribadisce che non spetta a lui decidere chi, nell'eventualità si creasse un governo di transizione, dovrebbe guidare la nuova fase. Tremonti? "Non lo so, vediamo. Certamente, non potrà essere Berlusconi".

Quello che è in atto in questa fase, secondo il leader del Pd che ha parlato questa mattina con i giornalisti a Montecitorio, è "un meccanismo quasi costituente". "Se vedo Fini e Casini che in tanti anni sono stati più di là che di qua fare passi in direzione diversa non mi metto certamente a piangere. Il punto di fondo in questo Paese non è solo mandare a casa un governo incapace ma oltrepassare una fase che con meccanismi populistici e con il 'ghe pensi mi' ha portato al Paese solo guai", dice Bersani. Per il segretario del Pd "qui non è in discussione il sistema bipolare che è nel dna degli italiani. Il bipolarismo - ragiona - può essere migliorato dando flessibilità e radicamento di democrazia parlamentare efficace e non populista". Per questo motivo, sostiene Bersani, da parte del Pd c'è "disponibilità". "La stella cometa - spiega ancora - è l'idea che abbiamo dell'Italia. E' chiaro però che la proposta di governo deve essere coerente, programmaticamente definita ed elaborata in termini chiari".

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