Berlusconi: "Con le correnti ci facciamo male da soli"
PoliticaIntervenendo al convengo della fondazione di Franco Frattini il premier ha bocciato l'ipotesi di aprirsi a correnti interne. E ha annunciato: "siamo il paese più ricco d'Europa, un pelino sopra la Germania"
"Purtroppo stiamo cercando di farci del male in casa, cerchiamo di non farlo". Così il premier Silvio Berlusconi è intervenuto oggi telefonicamente al convegno della Fondazione Liberamente, presieduta da Franco Frattini e di cui fanno parte anche Mariastella Gelmini e Sandro Bondi."Non credo che dobbiamo aprirci a correnti", ha detto, "ma dobbiamo essere uniti come siamo sempre stati". "Le fondazioni", ha insistito, "devono concorrere a fare del Pdl quel partito che ha unito tutti gi italiani che non si riconoscono nella sinistra".
Rispondendo ad alcuni sondaggi pubblicati da Repubblica nei giorni scorsi, che davano la sua popolarità al 41% il presidente del Consiglio ha detto: "Vi do una buona notizia: nonostante tutto il fango che circola e che ci buttano addosso l'ultimo sondaggio di Euromedia dice che il Pdl è al 38% e passa, il governo al 48% e Silvio Berlusconi sopra il 68%". "E' quasi miracoloso se si confronta con quello che stiamo vedendo in Europa", ha continuato il premier, "dove i principali leader hanno perso le elezioni di medio termine, molti sono sotto il 30%, altri sotto il 20%, in questo momento di crisi".
"L'Italia è un Paese solidissimo per quello che è il suo privato, con le famiglie che lavorano, risparmiano e per l'80% sono proprietari di casa, ma anche per il modo di fare impresa", ha sostenuto il premier, secondo il quale nel nostro Paese c'è il "sistema bancario più solido d'Europa". "Non siamo l'ultimo paese d'Europa, mettendo insieme i due debiti", ossia quello pubblico e quello privato "siamo il paese più ricco d'Europa, un pelino sopra la Germania".
La proposta di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie è "ridicola" ha detto Berlusconi. "Credo - ha spiegato il premier - di aver reso un buon servizio al mio Paese anche in Europa, con il veto sulla tassa sulle transazioni finanziarie che, se fosse stata approvata solo dall'Ue e non dagli altri grandi Paesi, avrebbe spostato negli Stati Uniti o altrove le transazioni".
Rispondendo ad alcuni sondaggi pubblicati da Repubblica nei giorni scorsi, che davano la sua popolarità al 41% il presidente del Consiglio ha detto: "Vi do una buona notizia: nonostante tutto il fango che circola e che ci buttano addosso l'ultimo sondaggio di Euromedia dice che il Pdl è al 38% e passa, il governo al 48% e Silvio Berlusconi sopra il 68%". "E' quasi miracoloso se si confronta con quello che stiamo vedendo in Europa", ha continuato il premier, "dove i principali leader hanno perso le elezioni di medio termine, molti sono sotto il 30%, altri sotto il 20%, in questo momento di crisi".
"L'Italia è un Paese solidissimo per quello che è il suo privato, con le famiglie che lavorano, risparmiano e per l'80% sono proprietari di casa, ma anche per il modo di fare impresa", ha sostenuto il premier, secondo il quale nel nostro Paese c'è il "sistema bancario più solido d'Europa". "Non siamo l'ultimo paese d'Europa, mettendo insieme i due debiti", ossia quello pubblico e quello privato "siamo il paese più ricco d'Europa, un pelino sopra la Germania".
La proposta di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie è "ridicola" ha detto Berlusconi. "Credo - ha spiegato il premier - di aver reso un buon servizio al mio Paese anche in Europa, con il veto sulla tassa sulle transazioni finanziarie che, se fosse stata approvata solo dall'Ue e non dagli altri grandi Paesi, avrebbe spostato negli Stati Uniti o altrove le transazioni".