Il premier in un messaggio ai Promotori della libertà: “Dobbiamo impedire che questa legge subisca la triste sorte che tocca a tutte le leggi che non piacciono alla sinistra. In Italia ci sono 10 milioni di intercettati”. ASCOLTA L'AUDIO DEL MESSAGGIO
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Bisogna evitare che i troppi "veti" e i "rinvii" causino un rinvio "alle calende greche" del ddl sulle intercettazioni. E' quanto afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio ai 'Promotori della libertà'. "Per porre fine" al "sopruso sistematico" degli ascolti "che ha più volte colpito cittadini innocenti e neppure indagati - sottolinea Berlusconi - il nostro governo ha preparato per tempo un ddl che è stato approvato dalla Camera in 11 mesi e poi dal Senato in 12 mesi e mezzo. Ora è tornato alla Camera per l'approvazione definitiva, ma qui una serie di veti, rinvii, potrebbero rimandare alle calende greche il varo della legge". "Per questo - dice il premier rivolgendosi ai sostenitori - vi chiedo di unire la vostra voce alla mia per dire che è in pericolo il sacrosanto diritto alla privacy. Non si può dire altro quando anche il più innocente dei cittadini viene sottoposto alle intercettazioni, spiato per mesi e poi messo alla gogna sui giornali".
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