Giustizia, il governo preme. Alfano: "Riforma a settembre"

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Dopo l'attacco del premier alle "toghe di sinistra", il Guardasigilli illustra i prossimi passi: "Presenterò la riforma al Consiglio dei ministri e la voteremo presto. Prevista la separazione delle carriere e la creazione di due Csm"

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Dopo l'ennesimo attacco di Silvio Berlusconi contro le "toghe di sinistra", ci pensa il ministro della Giustizia Angelino Alfano a illustrare i prossimi passi del governo sul tema della giustizia. In un'intervista al Corriere della Sera (guarda la rassegna di SKY TG24) il Guarasigilli annuncia la riforma entro settembre; "La presenterò al Consiglio dei ministri e poi la porteremo in Parlamento". Tre gli aspetti più importanti della riforma: "La separazione degli ordini tra pm e giudicanti, la creazione di due Csm e di un meccanismo disciplinare che risolva il problema di una giustizia troppo domestica in questo campo".

Insomma tempi stretti e giustizia al centro dell'agenda di governo. Se, infatti, per l'estate l'obiettivo è chiudere il cerchio della stretta sulle intercettazioni, già da settembre si guarderà alla riforma più complessiva.

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