Fini incontra Saviano: "Le istituzioni ti sono vicine"
Politica
Il presidente della Camera ha ricevuto lo scrittore all'indomani dell’attacco mediatico di Emilio Fede. Fini ha espresso "stima e considerazione" per l'autore di "Gomorra" mentre a Napoli è nato il comitato "Per Saviano cittadino onorario"
Tre quarti d'ora di incontro per affermare la "vicinanza" delle istituzioni a chi è impegnato in prima fila nella denuncia e nella lotta alla mafia. Gianfranco Fini incontra a Montecitorio lo scrittore Roberto Saviano per "sgomberare il campo dagli equivoci", testimoniare "la vicinanza delle istituzioni" nei confronti di chi quotidianamente si batte contro la criminalità organizzata ed esprimere "grande stima e considerazione" all'autore di Gomorra. L'incontro era fissato da tempo, fanno sapere gli uomini vicini alla terza carica dello Stato. Ma di certo ha un significato particolare che Fini abbia voluto vedere Saviano, da tempo nel mirino di polemiche da parte di Silvio Berlusconi e all'indomani delle parole pronunciate da Emilio Fede sul giornalista e scrittore campano.
Il 16 aprile, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, Silvio Berlusconi inserì proprio Saviano nella "black list" di quegli autori "enti di promozione della mafia italiana nel mondo" che fanno dell'organizzazione criminale italiana, la prima per notorieta' pur essendo la sesta nelle classifiche
degli osservatori. La mafia, disse il premier, ha goduto di "un supporto promozionale che l'ha portata ad essere un fatto di giudizio molto negativo per il nostro Paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra, programmate dalle televisioni di 160 Paesi nel mondo - sottolineò Berlusconi - e tutto il resto, tutta la letteratura, il supporto culturale, Gomorra e tutto il resto". "Ma come si fa a dire che Gomorra incrementa la Camorra?", chiese stupito Fini qualche giorno dopo ai deputati del Pdl di provenienza An, nei giorni delle polemiche roventi con il premier che portarono poi allo scontro frontale della direzione. "Come si fa a essere d'accordo?", chiese il presidente della Camera ai parlamentari. "Nessuno nega che Berlusconi sia vittima di accanimento giudiziario - osservò il presidente della Camera - ma a volte dice delle cose sulle quali è difficile convenire...".
E intanto alla libreria Treves nasce il comitato "Per Saviano cittadino onorario di Napoli". "Vogliamo la cittadinanza onoraria per Roberto Saviano a Napoli - spiegano i promotori del comitato promotore l'ex assessore provinciale Francesco Emilio Borrelli ed il titolare della storica libreria Treves di Napoli, Rino De Martino, dove è stata istituita la sede operativa - perché è un cittadino di cui essere orgogliosi, un uomo di cultura ed un esempio di impegno contro la camorra che devasta i nostri territori. Raccoglieremo adesioni in città e anche nell'intera regione". "Chiediamo agli editorialisti del quotidiano Libero - continuano - Facci e Socci, che oggi l'hanno difeso egregiamente dall'aggressione gratuita e fuori logo del direttore del Tg4, di sostenere pubblicamente questa iniziativa. Per quanto riguarda il direttore Fede crediamo che dopo aver lavorato e dato tanto al gruppo Mediaset sia giunto il momento di andare senza livore e serenamente in pensione".
Il 16 aprile, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, Silvio Berlusconi inserì proprio Saviano nella "black list" di quegli autori "enti di promozione della mafia italiana nel mondo" che fanno dell'organizzazione criminale italiana, la prima per notorieta' pur essendo la sesta nelle classifiche
degli osservatori. La mafia, disse il premier, ha goduto di "un supporto promozionale che l'ha portata ad essere un fatto di giudizio molto negativo per il nostro Paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra, programmate dalle televisioni di 160 Paesi nel mondo - sottolineò Berlusconi - e tutto il resto, tutta la letteratura, il supporto culturale, Gomorra e tutto il resto". "Ma come si fa a dire che Gomorra incrementa la Camorra?", chiese stupito Fini qualche giorno dopo ai deputati del Pdl di provenienza An, nei giorni delle polemiche roventi con il premier che portarono poi allo scontro frontale della direzione. "Come si fa a essere d'accordo?", chiese il presidente della Camera ai parlamentari. "Nessuno nega che Berlusconi sia vittima di accanimento giudiziario - osservò il presidente della Camera - ma a volte dice delle cose sulle quali è difficile convenire...".
E intanto alla libreria Treves nasce il comitato "Per Saviano cittadino onorario di Napoli". "Vogliamo la cittadinanza onoraria per Roberto Saviano a Napoli - spiegano i promotori del comitato promotore l'ex assessore provinciale Francesco Emilio Borrelli ed il titolare della storica libreria Treves di Napoli, Rino De Martino, dove è stata istituita la sede operativa - perché è un cittadino di cui essere orgogliosi, un uomo di cultura ed un esempio di impegno contro la camorra che devasta i nostri territori. Raccoglieremo adesioni in città e anche nell'intera regione". "Chiediamo agli editorialisti del quotidiano Libero - continuano - Facci e Socci, che oggi l'hanno difeso egregiamente dall'aggressione gratuita e fuori logo del direttore del Tg4, di sostenere pubblicamente questa iniziativa. Per quanto riguarda il direttore Fede crediamo che dopo aver lavorato e dato tanto al gruppo Mediaset sia giunto il momento di andare senza livore e serenamente in pensione".
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