L'opposizione ragiona sulle possibili conseguenze della frattura prodottasi nel Popolo della libertà. Il segretario del Pd è del parere che non "si possa andare avanti così per tre anni". L'Udc e l'Idv si dicono pronte a un eventuale voto anticipato
L'INTERVENTO DI SILVIO BERLUSCONI
L'INTERVENTO DI GIANFRANCO FINI
GUARDA TUTTE LE FOTO
Dopo l'affondo di Bossi, seguito allo scontro tra Berlusconi e Fini, l'opposizione segue preoccupata l'evolversi delle tensioni esistenti nella maggioranza e ragiona sulle possibili conseguenze.
Per nulla ottimista il segretario del Pd, che ha dichiarato: "Dopo quello che è accaduto, c'è da aspettarsi una paralisi maggiore nell'azione di governo. Non so se possiamo andare avanti così tre anni". Bersani torna poi a rilanciare la proposta del patto repubblicano, rivolto anche a forze politiche e persone estranee al centrosinistra. Quanto alla prospettiva di elezioni anticipate, Bersani ha dichiarato: "Non parliamo adesso di questi scenari. Cerchiamo di vedere come intende andare avanti chi ha la maggioranza. Perché sono due anni che non fa niente per la crisi: solo chiacchere e propaganda".
Favorevole, invece, al voto anticipato Antonio Di Pietro, che però non crede che questo scenario possa concretizzarsi. Secondo il leader dell'Idv l'opposizione, tuttavia, deve tenersi pronta e individuare da subito nel centrosinistra una figura "carismatica, che sia di riferimento e sintesi della maggioranza della coscienza sociale del Paese". L'Udc non teme di tornare alle urne, come sottolineato dal segretario nazionale Lorenzo Cesa: "In questi giorni tanti evocano a sproposito le elezioni anticipate e lo fa anche Bossi. Se la Lega ritiene che quella sia la strada, credo che l'opposizione debba accettare serenamente la sfida. Noi siamo pronti".
Tutti i commenti sullo scontro Berlusconi-Fini
L'INTERVENTO DI GIANFRANCO FINI
GUARDA TUTTE LE FOTO
Dopo l'affondo di Bossi, seguito allo scontro tra Berlusconi e Fini, l'opposizione segue preoccupata l'evolversi delle tensioni esistenti nella maggioranza e ragiona sulle possibili conseguenze.
Per nulla ottimista il segretario del Pd, che ha dichiarato: "Dopo quello che è accaduto, c'è da aspettarsi una paralisi maggiore nell'azione di governo. Non so se possiamo andare avanti così tre anni". Bersani torna poi a rilanciare la proposta del patto repubblicano, rivolto anche a forze politiche e persone estranee al centrosinistra. Quanto alla prospettiva di elezioni anticipate, Bersani ha dichiarato: "Non parliamo adesso di questi scenari. Cerchiamo di vedere come intende andare avanti chi ha la maggioranza. Perché sono due anni che non fa niente per la crisi: solo chiacchere e propaganda".
Favorevole, invece, al voto anticipato Antonio Di Pietro, che però non crede che questo scenario possa concretizzarsi. Secondo il leader dell'Idv l'opposizione, tuttavia, deve tenersi pronta e individuare da subito nel centrosinistra una figura "carismatica, che sia di riferimento e sintesi della maggioranza della coscienza sociale del Paese". L'Udc non teme di tornare alle urne, come sottolineato dal segretario nazionale Lorenzo Cesa: "In questi giorni tanti evocano a sproposito le elezioni anticipate e lo fa anche Bossi. Se la Lega ritiene che quella sia la strada, credo che l'opposizione debba accettare serenamente la sfida. Noi siamo pronti".
Tutti i commenti sullo scontro Berlusconi-Fini