Il neo governatore del centrosinistra, 52 anni, nato in provincia di Pisa, ex sindaco di Pontedera ed ex assessore alla sanità, dovrà confrontarsi con il partito di Di Pietro che raggiunge il 9,4%. Nel centrodestra che si ferma al 34% cresce la Lega Nord.
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Sfiora il 60 per cento Enrico Rossi, il nuovo governatore del centrosinistra in Toscana, lasciando al 34 per cento la sfidante del centrodestra Monica Faenzi.
"La Toscana riparte dalle sue radici, dai valori di giustizia sociale e di solidarietà, riprende a correre e a trovare nuove strade per lo sviluppo". Emozionato e quasi travolto da fotografi e ospiti della Sala Pegaso nel Palazzo regionale a Firenze, il neo presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha sintetizzato così il significato di questa giornata di voto. "Il risultato è netto - ha proseguito Rossi dopo aver indossato (senza pero' annodarla) la cravatta che gli aveva appena consegnato il presidente uscente Claudio Martini - e fa spiccare la Toscana nel panorama nazionale. Il primo a concorrervi è stato proprio Claudio Martini che ha saputo preparare la sua successione e questo in politica conta molto. E' stato anche un lavoro collettivo, che ha visto protagoniste tutte le forze della coalizione e i colleghi della giunta in prima persona. Girando per la Toscana mi sono accorto che la giunta uscente è rispettata in tutto, in sanità ma anche, ad esempio, per le politiche del lavoro e di sostegno in un momento di crisi economica".
"Faccio i complimenti ad Enrico Rossi, gli auguro buon lavoro. Deve sapere che comunque darò battaglia. Avrà un contendente sempre in agguato", ha detto la candidata del Pdl, commentando lìesito del voto. "Rossi ha vinto grazie a una posizione di rendita e vedremo se riuscirà a mantenerla anche in futuro", ha aggiunto la Faenzi. I due contendenti, nella sede della Regione Toscana, si sono poi stretti la mano, augurandosi vicendevolmente buon lavoro.
Una rivoluzione di nomi, simboli e percentuali rispetto alle ultime elezioni regionali:
Se oggi vince l candidato del Pd, con Idv. Federazione della Sinistra - Verdi e Sinistra ecologia e libertà, nel 2005 correva L'Ulivo con i Comunisti italiani, I verdi per la pace e l'Idv. Il centodestra oggi rappresentato dalle liste di Pdl e Lega, correva come Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lega Nord.
Quel che salta agli occhi, in Toscana è l'exploit di due partiti un tempo minoritari nei due schieramenti: per il centrosinistra è significativo il 9,42 per cento raggiunto dalla lista dell'Italia dei valori (che nel 2005 aveva solo lo 0,88 per cento), nel centrodestra il balzo in avanti della Lega Nord che porta a casa il 6.49 delle preferenze (contro l'1,27 per cento del 2005).
Cresce anche l'Udc che nella coalizione di centrodestra nel 2005 aveva raccolto il 3,6 delle preferenze e oggi porta a casa il 4,7.
L'IdV, che dovrebbe avere cinque eletti, nel novembre scorso rinunciò a presentare un proprio candidato alle primarie della coalizione di centrosinistra, poi saltate, e non ha mai messo in dubbio l'appoggio a Rossi. Ma ora potrebbe decidere di chiedere qualcosa di più: la riforma elettorale, e il taglio del numero dei consiglieri (da 65 a 55), voluta da Pd e Pdl alla fine punisce i due partiti maggiori, e, in particolare, il Pd che pure aumenta i voti rispetto alle ultime elezioni politiche e alle Europee.
Forza Italia e An che avevano 18 consiglieri ne avranno 16: 3 andranno alla Lega Nord. Rossi, quindi, considerando anche i tre consiglieri della Federazione della Sinistra-Verdi, potrà contare su 32 voti più il suo, ma rischia di vedere condizionate alcune scelte su cui la sinistra, e lo stesso partito di Di Pietro, sono stati critici gia' in campagna elettorale. All'opposizione ci saranno anche i due consiglieri dell'Udc (fin ad ora erano tre) che, secondo Faenzi, sarebbero vicini ad un'alleanza con il Pdl.
Il neo Governatore, 52 anni, nato in provincia di Pisa, ex sindaco di Pontedera (negli anni Novanta riuscì ad evitare il trasferimento della Piaggio nel Meridione), apprezzato assessore alla salute negli ultimi 10 anni, fin da subito ha annunciato di voler essere "il presidente di tutti i toscani", quindi anche dei tanti che ieri e oggi hanno deciso di disertare i seggi (poco più del 60% di votanti, peggior dato di affluenza dal 1970). Un segnale, come hanno evidenziato tutti i commentatori, che dovrà essere tenuto ben presente dai partiti se vorranno evitare che il trend negativo prosegua anche nelle prossime tornate elettorali.
Intanto Faenzi, forte comunque di un successo personale che le ha fatto raggiungere, a spoglio quasi ultimato, il 34,4%, (non ha ancora deciso se starà in Consiglio o sceglierà di restare in Parlamento), si dice convinta che la vittoria di Rossi deriva solo "da una rendita di posizione che difficilmente riuscirà a mantenere". Ma soprattutto si chiede cosa farà l'Idv "se Rossi dovesse avere dei guai giudiziari". La campagna elettorale è finita ma per la politica regionale da domani inizieranno nuove fibrillazioni: Rossi dovrà cominciare a pensare alla giunta e il centrodestra a quale tipo di opposizione fare dai banchi del Consiglio.
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Sfiora il 60 per cento Enrico Rossi, il nuovo governatore del centrosinistra in Toscana, lasciando al 34 per cento la sfidante del centrodestra Monica Faenzi.
"La Toscana riparte dalle sue radici, dai valori di giustizia sociale e di solidarietà, riprende a correre e a trovare nuove strade per lo sviluppo". Emozionato e quasi travolto da fotografi e ospiti della Sala Pegaso nel Palazzo regionale a Firenze, il neo presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha sintetizzato così il significato di questa giornata di voto. "Il risultato è netto - ha proseguito Rossi dopo aver indossato (senza pero' annodarla) la cravatta che gli aveva appena consegnato il presidente uscente Claudio Martini - e fa spiccare la Toscana nel panorama nazionale. Il primo a concorrervi è stato proprio Claudio Martini che ha saputo preparare la sua successione e questo in politica conta molto. E' stato anche un lavoro collettivo, che ha visto protagoniste tutte le forze della coalizione e i colleghi della giunta in prima persona. Girando per la Toscana mi sono accorto che la giunta uscente è rispettata in tutto, in sanità ma anche, ad esempio, per le politiche del lavoro e di sostegno in un momento di crisi economica".
"Faccio i complimenti ad Enrico Rossi, gli auguro buon lavoro. Deve sapere che comunque darò battaglia. Avrà un contendente sempre in agguato", ha detto la candidata del Pdl, commentando lìesito del voto. "Rossi ha vinto grazie a una posizione di rendita e vedremo se riuscirà a mantenerla anche in futuro", ha aggiunto la Faenzi. I due contendenti, nella sede della Regione Toscana, si sono poi stretti la mano, augurandosi vicendevolmente buon lavoro.
Una rivoluzione di nomi, simboli e percentuali rispetto alle ultime elezioni regionali:
Se oggi vince l candidato del Pd, con Idv. Federazione della Sinistra - Verdi e Sinistra ecologia e libertà, nel 2005 correva L'Ulivo con i Comunisti italiani, I verdi per la pace e l'Idv. Il centodestra oggi rappresentato dalle liste di Pdl e Lega, correva come Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lega Nord.
Quel che salta agli occhi, in Toscana è l'exploit di due partiti un tempo minoritari nei due schieramenti: per il centrosinistra è significativo il 9,42 per cento raggiunto dalla lista dell'Italia dei valori (che nel 2005 aveva solo lo 0,88 per cento), nel centrodestra il balzo in avanti della Lega Nord che porta a casa il 6.49 delle preferenze (contro l'1,27 per cento del 2005).
Cresce anche l'Udc che nella coalizione di centrodestra nel 2005 aveva raccolto il 3,6 delle preferenze e oggi porta a casa il 4,7.
L'IdV, che dovrebbe avere cinque eletti, nel novembre scorso rinunciò a presentare un proprio candidato alle primarie della coalizione di centrosinistra, poi saltate, e non ha mai messo in dubbio l'appoggio a Rossi. Ma ora potrebbe decidere di chiedere qualcosa di più: la riforma elettorale, e il taglio del numero dei consiglieri (da 65 a 55), voluta da Pd e Pdl alla fine punisce i due partiti maggiori, e, in particolare, il Pd che pure aumenta i voti rispetto alle ultime elezioni politiche e alle Europee.
Forza Italia e An che avevano 18 consiglieri ne avranno 16: 3 andranno alla Lega Nord. Rossi, quindi, considerando anche i tre consiglieri della Federazione della Sinistra-Verdi, potrà contare su 32 voti più il suo, ma rischia di vedere condizionate alcune scelte su cui la sinistra, e lo stesso partito di Di Pietro, sono stati critici gia' in campagna elettorale. All'opposizione ci saranno anche i due consiglieri dell'Udc (fin ad ora erano tre) che, secondo Faenzi, sarebbero vicini ad un'alleanza con il Pdl.
Il neo Governatore, 52 anni, nato in provincia di Pisa, ex sindaco di Pontedera (negli anni Novanta riuscì ad evitare il trasferimento della Piaggio nel Meridione), apprezzato assessore alla salute negli ultimi 10 anni, fin da subito ha annunciato di voler essere "il presidente di tutti i toscani", quindi anche dei tanti che ieri e oggi hanno deciso di disertare i seggi (poco più del 60% di votanti, peggior dato di affluenza dal 1970). Un segnale, come hanno evidenziato tutti i commentatori, che dovrà essere tenuto ben presente dai partiti se vorranno evitare che il trend negativo prosegua anche nelle prossime tornate elettorali.
Intanto Faenzi, forte comunque di un successo personale che le ha fatto raggiungere, a spoglio quasi ultimato, il 34,4%, (non ha ancora deciso se starà in Consiglio o sceglierà di restare in Parlamento), si dice convinta che la vittoria di Rossi deriva solo "da una rendita di posizione che difficilmente riuscirà a mantenere". Ma soprattutto si chiede cosa farà l'Idv "se Rossi dovesse avere dei guai giudiziari". La campagna elettorale è finita ma per la politica regionale da domani inizieranno nuove fibrillazioni: Rossi dovrà cominciare a pensare alla giunta e il centrodestra a quale tipo di opposizione fare dai banchi del Consiglio.