Il principale problema del bacino padano analizzato dai candidati alla Regione Vasco Errani (centrosinistra), Anna Maria Bernini (centrodestra), Gianluca Galletti (Udc) e Giovanni Favia (Movimento 5 stelle). GUARDA IL VIDEO
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L'Emilia Romagna è una delle zone più ricche e produttive d'Italia, ma anche una delle più inquinate d'Europa con conseguenti ripercussioni sulla salute del cittadino. Come dichiarato da Stefano Tibaldi, direttore dell'Arpa regionale, la situazione è quanto mai critica, se si tiene in conto che, a metà marzo 2010, "abbiamo utilizzato già tutto il bonus di 35 giorni di sforamento". Tibaldi ha ricordato che le due sorgenti principali dell'inquinamento record in Emilia Romagna sono "il traffico e il riscaldamento domestico e industriale". Conseguentemente uno dei temi cardine della campagna elettorale in corso è proprio il problema inquinamento, sulla cui risoluzione i singoli candidati alla presidenza della Regione hanno proposto, ai microfoni di SKY TG24, le proprie ricette.
Il presidente uscente Vasco Errani, candidato del centrosinistra, ha dichiarato: "Continueremo un lavoro molto intenso per la qualificazione del trasporto pubblico urbano: nuove tecnologie, per consentire la riduzione delle emissioni. Con lo stesso scopo si rilancerà il sistema metropolitano e ferroviario regionale, dando così anche una risposta adeguata ai pendolari".
Per Anna Maria Bersini, candidata del centrodestra, il problema sarà affrontato "attraverso politiche ambientali, che saranno la normale ricaduta della norma, posta in essere dal governo a livello nazionale come terzo collegato alla finanziaria. Altro mezzo sarà lo sviluppo d'un'impresa verde e d'un'edilizia ecosostenibile ed ecocompatibile".
Investimento di parte delle risorse regionali sulla prevenzione è, invece, la proposta di Gianluca Galletti, candidato dell'Udc, che ha dichiarato: "Basta col tamponare emergenze. Bisogna agire con un piano quinquennale o decennale, che affronti, da una parte, il problema inquinamento e, dall'altra, il dissesto idrogeologico. Ma affronti l'uno e l'altro con la prevenzione".
Per Giovanni Favia, candidato del MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo, un modo per affrontare seriamente il problema è legato a un efficiente sistema di contatti in rete, che permetterà al cittadino dei centri più lontani dai capoluoghi di non ricorrere più al trasporto gommato per raggiungere gli uffici.
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L'Emilia Romagna è una delle zone più ricche e produttive d'Italia, ma anche una delle più inquinate d'Europa con conseguenti ripercussioni sulla salute del cittadino. Come dichiarato da Stefano Tibaldi, direttore dell'Arpa regionale, la situazione è quanto mai critica, se si tiene in conto che, a metà marzo 2010, "abbiamo utilizzato già tutto il bonus di 35 giorni di sforamento". Tibaldi ha ricordato che le due sorgenti principali dell'inquinamento record in Emilia Romagna sono "il traffico e il riscaldamento domestico e industriale". Conseguentemente uno dei temi cardine della campagna elettorale in corso è proprio il problema inquinamento, sulla cui risoluzione i singoli candidati alla presidenza della Regione hanno proposto, ai microfoni di SKY TG24, le proprie ricette.
Il presidente uscente Vasco Errani, candidato del centrosinistra, ha dichiarato: "Continueremo un lavoro molto intenso per la qualificazione del trasporto pubblico urbano: nuove tecnologie, per consentire la riduzione delle emissioni. Con lo stesso scopo si rilancerà il sistema metropolitano e ferroviario regionale, dando così anche una risposta adeguata ai pendolari".
Per Anna Maria Bersini, candidata del centrodestra, il problema sarà affrontato "attraverso politiche ambientali, che saranno la normale ricaduta della norma, posta in essere dal governo a livello nazionale come terzo collegato alla finanziaria. Altro mezzo sarà lo sviluppo d'un'impresa verde e d'un'edilizia ecosostenibile ed ecocompatibile".
Investimento di parte delle risorse regionali sulla prevenzione è, invece, la proposta di Gianluca Galletti, candidato dell'Udc, che ha dichiarato: "Basta col tamponare emergenze. Bisogna agire con un piano quinquennale o decennale, che affronti, da una parte, il problema inquinamento e, dall'altra, il dissesto idrogeologico. Ma affronti l'uno e l'altro con la prevenzione".
Per Giovanni Favia, candidato del MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo, un modo per affrontare seriamente il problema è legato a un efficiente sistema di contatti in rete, che permetterà al cittadino dei centri più lontani dai capoluoghi di non ricorrere più al trasporto gommato per raggiungere gli uffici.
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