Trani, Berlusconi: Santoro inaccettabile, telefonate lecite

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Il premier, a Napoli per lanciare la candidatura di Caldoro, torna ad attaccare i magistrati “che dettano temi e tempi della campagna elettorale”. E all’opposizione: “Io Paperone? Loro la Banda Bassotti”. Poi difende Bertolaso: un eroe

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi definisce "lecite" le proprie affermazioni oggetto di intercettazioni telefoniche nell'ambito dell'inchiesta di Trani definendo "inaccettabili i processi" televisivi che avvenivano nel programma Rai condotto da Michele Santoro.

"Siamo in un Paese in cui non solo si intercetta il presidente del Consiglio, ma si danno le intercettazioni a giornali amici, guarda caso della sinistra perché è qualcosa che ferisce la nostra libertà", ha detto Berlusconi parlando a Napoli a sostegno del candidato Pdl alle Regionali, Stefano Caldoro. "Nessun problema su quelle intercettazioni. Io non solo ho detto tutte cose lecite ma doverose perché dicevo che è inaccettabile che il signor Santoro facesse processi in tv senza dare alle persone la possibilità di difendersi. Ho detto che andando avanti così nessun italiano avrebbe più pagato il canone", ha spiegato il premier indagato per concussione per presunte pressioni su commissari dell'Agcom nel tentativo di interrompere alcune trasmissioni Rai fra le quali Anno Zero di Santoro.

In un comizio dai toni accessi, come nei giorni scorsi, contro la magistratura e sinistra, Berlusconi ha ribadito il proprio impegno "notte e giorno" per scacciare la sinistra perché, qualora governasse, “vorrebbe fare intercettazione a tappeto a tutto e su tutti". "Qualcuno di voi non si sente intercettato?", ha chiesto poi alla platea replicando all'unica persona che ha alzato la mano: "Evidentemente non ha il telefono!" Poi una battuta sulla differenza di mezzi economici fra il Pdl e l'opposizione di sinistra: "In questi giorni mi chiamano Paperone, e loro sono la banda bassotti...".

Berlusconi è tornato a dire che dopo le elezioni Regionali il governo pensa a una riforma della giustizia che impedisca in futuro ai magistrati di "dettare i temi e i tempi della campagna elettorale" e ha detto di avere "le scatole piene" delle inchieste. Serve "una grande, grande riforma della giustizia" accompagnata anche da una revisione del sistema fiscale e delle istituzioni, ha detto Berlusconi parlando al Padiglione 6 della Fiera d'Oltremare non certo gremito. "Con tutto quello che ci fanno certe volte abbiamo veramente piene le scatole", ha aggiunto il premier ribadendo che secondo lui "i temi e i tempi della campagna elettorale sono stati dettati dalla magistratura amica della sinistra".

Il premier ha poi invitato i propri sostenitori ad evitare l'astensionismo, ma allo stesso tempo anche la preferenza ai partiti minori. "Il voto ai piccoli partiti che non conteranno nulla nel Consiglio regionale è un voto dato alla sinistra", ha concluso.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Napoli torna a parlare del sisma de L’Aquila. Di quanto fatto e soprattutto "di quanto fango è stato gettato sopra a un vero miracolo". Il premier cita le case antisismiche date ai cittadini e punta il dito contro chi ha cercato di rovinare tutto questo. "Hanno cercato in tutti i modi di gettare fango su quello che è un vero miracolo, su veri e propri eroi, su Bertolaso - ha aggiunto – è una vergogna".

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