Il presidente del Consiglio alla cerimonia per i novant’anni di Don Verzé interviene sulle polemiche relative al caos liste e all’inchiesta di Trani. Di Pietro: Berlusconi non solo non vuole farsi criticare ma cerca di zittire l’opposizione
"Oggi è una bellissima giornata. Sembra che siamo lontani dall'atmosfera avvelenata in cui siamo stati costretti a stare soprattutto negli ultimi giorni". Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando alla cerimonia per i novant'anni di don Verze' a Milano. "Questa mattina - ha proseguito - abbiamo sentito solo parole positive e buoni sentimenti. E' stata una mattinata splendida". E per rendere l’idea ha utilizzato una frase napoletana: "A Napoli si dice 'tengo o' core into o' zucchero'. Questa mattina ho il cuore che è uno zucchero che più zucchero non si può”.
Il riferimento implicito è al caos liste e all’inchiesta della Procura di Trani sulle presunte pressioni che il premier avrebbe esercitato sull’Agcom per far chiudere Annozero.
E le nuove intercettazioni pubblicate oggi continuano ad accendere le polemiche. In prima fila l'Italia dei valori che chiede l'azzeramento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dopo che è emerso - come riportato dai media - che in alcune telefonate il premier avrebbe detto di non voler più vedere in televisione il leader del partito Antonio Di Pietro.
“Al di là della valenza penale o meno, denuncio politicamente lo squallido comportamento di chi al governo non solo non vuole essere controllato, ma si accorda con il suo controllore, cioè l'Agcom e con un direttore del servizio pubblico, per falsificare le notizie, per aggiustarle, per fare in modo di screditare gli avversari politici. Tipico di un regime fascista", afferma il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro partecipando oggi a Venaria Reale (Torino), a un'iniziativa elettorale in vista delle prossime elezioni regionali. "Che Berlusconi tema me e l'Italia dei Valori è comprensibile. Per anni siamo stati l'unica opposizione chiara nei contenuti, determinata nell'azione. Oggi, però, non siamo più soli e lo ha dimostrato anche la manifestazione di ieri : finalmente tanti cittadini e anche altri partiti politici hanno capito che prima ci liberiamo del nefasto Berlusconi, prima possiamo parlare di economia, di lavoro, di tutela dell'ambiente e del territorio. Oggi il parlamento e il governo sono occupati da un signore che pensa solo a se stesso e a sistemare i suoi guai giudiziari e le sue attività imprenditoriali".
Di Pietro parla di "un attentato politico alla democrazia, grosso come una casa". E spiega: "Perché il presidente del Consiglio non solo non vuol farsi criticare o non vuol far sentire la voce dell'opposizione ma si attiva affinché venga zittita". "Io personalmente - aggiunge Di Pietro - sono uno dei bersagli del presidente del Consiglio che vede in me e nell'Idv una spina nel fianco che fa sapere agli italiani di che pasta è fatto veramente".
L'INTERVENTO DI DI PIETRO
Il riferimento implicito è al caos liste e all’inchiesta della Procura di Trani sulle presunte pressioni che il premier avrebbe esercitato sull’Agcom per far chiudere Annozero.
E le nuove intercettazioni pubblicate oggi continuano ad accendere le polemiche. In prima fila l'Italia dei valori che chiede l'azzeramento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dopo che è emerso - come riportato dai media - che in alcune telefonate il premier avrebbe detto di non voler più vedere in televisione il leader del partito Antonio Di Pietro.
“Al di là della valenza penale o meno, denuncio politicamente lo squallido comportamento di chi al governo non solo non vuole essere controllato, ma si accorda con il suo controllore, cioè l'Agcom e con un direttore del servizio pubblico, per falsificare le notizie, per aggiustarle, per fare in modo di screditare gli avversari politici. Tipico di un regime fascista", afferma il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro partecipando oggi a Venaria Reale (Torino), a un'iniziativa elettorale in vista delle prossime elezioni regionali. "Che Berlusconi tema me e l'Italia dei Valori è comprensibile. Per anni siamo stati l'unica opposizione chiara nei contenuti, determinata nell'azione. Oggi, però, non siamo più soli e lo ha dimostrato anche la manifestazione di ieri : finalmente tanti cittadini e anche altri partiti politici hanno capito che prima ci liberiamo del nefasto Berlusconi, prima possiamo parlare di economia, di lavoro, di tutela dell'ambiente e del territorio. Oggi il parlamento e il governo sono occupati da un signore che pensa solo a se stesso e a sistemare i suoi guai giudiziari e le sue attività imprenditoriali".
Di Pietro parla di "un attentato politico alla democrazia, grosso come una casa". E spiega: "Perché il presidente del Consiglio non solo non vuol farsi criticare o non vuol far sentire la voce dell'opposizione ma si attiva affinché venga zittita". "Io personalmente - aggiunge Di Pietro - sono uno dei bersagli del presidente del Consiglio che vede in me e nell'Idv una spina nel fianco che fa sapere agli italiani di che pasta è fatto veramente".
L'INTERVENTO DI DI PIETRO