Il presidente della Repubblica all'università Tor Vergata per il convegno sul 150esimo anniversario dell'unità d'Italia commenta il caos liste. Da Amato un richiamo a ricordare come l'equilibrio dei poteri sia architrave della Costituzione
"Qui si è respirata una bella aria, altrove c'è la bolgia". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della cerimonia inaugurale delle celebrazioni dei 150 anni dell'unità d'Italia, all'Università Tor Vergata di Roma, risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento sulle parole di Giuliano Amato che, nel suo intervento poco prima, aveva parlato di "turbolenze crescenti nei piani alti istituzionali" e di "equilibrio tra poteri".
"Non so - spiega Napolitano - se abbia usato questa espressione. Oggi è stata una splendida iniziativa ad alto livello culturale e civile, anche con una tale comunanza di accenti. C'era un ministro della Repubblica - prosegue il capo dello Stato - c'era un esponente storico della politica italiana, come Amato, c'era anche un maestro come il Professor Talamo. Insomma, qui si è respirata una bella aria, altrove c'è la bolgia".
"Non so - spiega Napolitano - se abbia usato questa espressione. Oggi è stata una splendida iniziativa ad alto livello culturale e civile, anche con una tale comunanza di accenti. C'era un ministro della Repubblica - prosegue il capo dello Stato - c'era un esponente storico della politica italiana, come Amato, c'era anche un maestro come il Professor Talamo. Insomma, qui si è respirata una bella aria, altrove c'è la bolgia".