Venezia, la sfida delle comunali è sul web

Politica
La pagina di Facebook di Renato Brunetta, candidato sindaco di Venezia per il centrodestra
brunetta

Nove i candidati che corrono per diventare primo cittadino del capoluogo veneto. Renato Brunetta è appoggiato dal centrodestra, Giorgio Orsoni da centrosinistra e Udc. Entrambi hanno puntato su siti e social-network per convincere gli indecisi

di Filippo Maria Battaglia

Più che gondole e lagune, in questo caso ci sono social-network e web tv.
Le calli veneziane hanno lasciato il posto alla rete per decidere il prossimo sindaco della Serenissima. E la sfida è decisamente affollata: a Venezia, per la carica di primo cittadino, corrono infatti in nove.
I due favoriti sono Renato Brunetta, sostenuto da tutto il centrodestra, e Giorgio Orsoni che, dopo aver vinto le primarie, corre con l’appoggio di centrosinistra e Udc.
Entrambi sono professori universitari (uno di economia del lavoro a Roma-Tor Vergata, l’altro di diritto amministrativo alla Ca’ Foscari di Venezia) e tutti e due hanno deciso di puntare sul web.

La carta virtuale del ministro della Pubblica amministrazione si chiama La grande Venezia, un “socialnetwork per partecipare alla mia candidatura”, suddiviso in nove forum tematici, che spaziano dal turismo alle infrastrutture, dalla sicurezza all’università.
Il “sindaco di tutti i sogni” (la definizione, manco a dirlo, è del diretto interessato) punta però anche su una lista civica benedetta da due madrine assai note nella Laguna: l’imprenditrice Marina Salomon e la conduttrice Mara Venier.
Spazio poi a Facebook, Twitter e Youtube. Sul primo dei tre, il gruppo “Renato Brunetta sindaco di Venezia” ha più di 1700 fan: poca roba rispetto agli oltre sessantamila iscritti alla sua pagina personale. Incoraggiamenti, supporti, incitazioni, ma anche un paio di acide battute di qualche concorrente. I fan più abituali possono invece seguire il "ministro 2.0" su Twitter, oppure visitare l’affollatissima web-tv (più di ottanta, i video caricati).

“Ogni giorno Venezia” è invece lo slogan del candidato di centrosinistra Giorgio Orsoni, con un riferimento neanche tanto velato all’eventuale doppio incarico di Brunetta (se sarà eletto, il ministro ha già detto che non abbandonerà il dicastero).
Per questo, Orsoni si presenta come “il sindaco dei cittadini”: “Venezia – si legge sul sito - si merita impegno e dedizione quotidiana da parte di chi la governa”.
Tema, questo, che ritorna più di una volta su Facebook, insieme a qualche video sulle “contraddizioni del ministro”. Ma la città della laguna è anche una delle due italiane in lizza per le Olimpiadi del 2020 (l’altra è Roma). Inevitabile che la candidatura ritorni più volte sui siti di entrambi i candidati, con un “appello agli imprenditori” (è il caso di Orsoni) e con un progetto di infrastrutture finanziate da privati (è il caso di Brunetta).

La corsa alla carica di primo cittadino veneto non si racchiude però solo nella sfida tra i due principali concorrenti. In sette, infatti, si contendono il ruolo di terzo incomodo. È il caso del ventitreenne Marco Gavagnin che corre con il movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo, oppure di Alfredo Scibilia, che prova a spuntarla con la lista “Una grande città”. Chiudono l’elenco Enrico Bressan (“Xfare”), Michele Boato ("Per il bene comune") e Albert Gardin ("Indipendenza Veneta").
A loro, si aggiungono gli oltre ottocento candidati che tenteranno di entrare in consiglio comunale. Anche per questo, forse, molti hanno deciso di puntare sulla rete: evidentemente, le calli erano troppo affollate.

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