Il conduttore della trasmissione “Anno zero” ha deciso di andare contro la decisione del Cda della sua azienda di interrompere le trasmissioni politiche per la durata delle elezioni, e a SKY TG24 dice: “Se non ci trasmette la Rai andremo su Internet"
Milchele Santoro ascoltato telefonicamente da SKY TG24 ha commentato la decisione del Cda Rai di sospendere le trasmissioni di approfondimento politico, come “Anno zero”, per tutta la durata delle elezioni amministrative. Il combattivo presentatore ha però ribadito la sua volontà di “andare in onda ugualmente il 25 marzo”, spiegando che “Sarà una trasmissione che non andrà in onda sulle reti rai, ma vogliamo sfruttare le altre mille opzioni che oggi ci concede la tecnologia”. Sfidando la sua rete di appartenenza Santoro continua: “Chi vorrà potrà trasmettere la trasmissione. La potrà trasmettere Sky, potrà andare per radio e sicuramente si potrà seguire su internet. Vorremmo – continua Santoro – trasmettere da una piazza. Perché la piazza è un po’ il luogo naturale di Anno zero. Oppure un luogo anatomico come un’aula universitaria”. Infine il presentatore Rai spiega che il suo non è un atto di disubbidienza contro la Legge sulla Par condicio, anche se la giudica una “legge vecchia”. Ma una protesta contro “un regolamento Rai che non rispetta neanche la Par condicio. Ma semplicemente confonde le tribune politiche con le trasmissioni di approfondimento. Noi non facciamo tribune politiche, ma vogliamo continuare a fare informazione”.
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