Dell'Utri: denuncerò Ciancimino e non mi farò da parte
PoliticaDure risposte alla deposizione del figlio dell'ex sindaco di Palermo anche da parte di Bondi e Capezzone. L'Idv punta il dito contro Marcello Dell'Utri
Le reazioni alle nuove dichiarazioni di Ciancimino jr non si sono fatte attendere. Prima fra tutte quella di Marcello Dell'Utri che ha annunciato di voler denunciare Massimo Ciancimino per calunnia.
Nicolò Ghedini, parlamentare PdL e difensore di fiducia del premier, invece ha lanciato l'accusa: "Sembra che si voglia delegittimare proprio il governo Berlusconi che sta conducendo la più severa e forte offensiva del dopo guerra contro la mafia. Ciancimino dovrà rispondere di fronte all'autorità giudiziaria anche di tali diffamatorie dichiarazioni".
Ma arrivano dure risposte da tutto il Pdl alle parole di Massimo Ciancimino nel corso della sua deposizione nel processo a carico del generale Mario Mori. Il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha dichiarato: "Mancano solo i falsi pentiti che, per acquisire meriti, cercano anche di fare i politologi con risultati grotteschi. Secondo Ciancimino Forza Italia nascerebbe addirittura nel 1992 e verrebbe di fatto fondata su ispirazione di Provenzano. Siamo alla follia pura".
"E' evidente, però - aggiunge - che Ciancimino figlio, dovendo salvare l'intero o una parte del patrimonio del padre imboscato all'estero, è disposto a tutto. Adesso ci aspettiamo un libro scritto a quattro mani da Genchi e Ciancimino, i quali magari fanno risalire la strage di Piazza Fontana ad un club fondato da Dell'Utri."
Di tutt'altro tono invece la reazione di Antonio di Pietro che, pur riconoscendo tutti i dubbi del caso, afferma che l'Idv è "alternativa di governo a quello piduista, fascista e a ciò che dice oggi Ciancimino, se fosse vero, paramafioso di Berlusconi". aggiungendo: tutto questo "non è solo Ciancimino che lo dice, ma sono in tanti e, in ogni caso, la colpa non è di Ciancimino, che riferisce dei fatti e consegna dei documenti", ma del "braccio destro di Berlusconi che si chiama Dell'Utri e che è stato condannato, seppure in primo grado, per fatti mafiosi".
Il coordinatore del Pdl e Ministro della Cultura Sandro Bondi invece ha emesso una nota nella quale afferma "immancabilmente alla vigilia di ogni elezione assistiamo ad una nuova ondata di fango, calunnie e teoremi tanto fantasiosi quanto falsi. Ancora una volta la giustizia è piegata a torbidi progetti politici che impediscono ad un Paese di pensare al suo futuro".
Anche il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, in una nota, afferma che "più procede la telenovela del signor Massimo Ciancimino e delle sue pseudorivelazioni, e più tanti cittadini avranno nostalgia del grande Giovanni Falcone, magistrato efficace e saggio, nemico spietato della mafia, ma soprattutto capace di distinguere i veri pentiti dai falsi pentiti, o le vere dichiarazioni dalle false dichiarazioni".
Il servizio di SKY Tg24 con tutte le reazioni:
Nicolò Ghedini, parlamentare PdL e difensore di fiducia del premier, invece ha lanciato l'accusa: "Sembra che si voglia delegittimare proprio il governo Berlusconi che sta conducendo la più severa e forte offensiva del dopo guerra contro la mafia. Ciancimino dovrà rispondere di fronte all'autorità giudiziaria anche di tali diffamatorie dichiarazioni".
Ma arrivano dure risposte da tutto il Pdl alle parole di Massimo Ciancimino nel corso della sua deposizione nel processo a carico del generale Mario Mori. Il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha dichiarato: "Mancano solo i falsi pentiti che, per acquisire meriti, cercano anche di fare i politologi con risultati grotteschi. Secondo Ciancimino Forza Italia nascerebbe addirittura nel 1992 e verrebbe di fatto fondata su ispirazione di Provenzano. Siamo alla follia pura".
"E' evidente, però - aggiunge - che Ciancimino figlio, dovendo salvare l'intero o una parte del patrimonio del padre imboscato all'estero, è disposto a tutto. Adesso ci aspettiamo un libro scritto a quattro mani da Genchi e Ciancimino, i quali magari fanno risalire la strage di Piazza Fontana ad un club fondato da Dell'Utri."
Di tutt'altro tono invece la reazione di Antonio di Pietro che, pur riconoscendo tutti i dubbi del caso, afferma che l'Idv è "alternativa di governo a quello piduista, fascista e a ciò che dice oggi Ciancimino, se fosse vero, paramafioso di Berlusconi". aggiungendo: tutto questo "non è solo Ciancimino che lo dice, ma sono in tanti e, in ogni caso, la colpa non è di Ciancimino, che riferisce dei fatti e consegna dei documenti", ma del "braccio destro di Berlusconi che si chiama Dell'Utri e che è stato condannato, seppure in primo grado, per fatti mafiosi".
Il coordinatore del Pdl e Ministro della Cultura Sandro Bondi invece ha emesso una nota nella quale afferma "immancabilmente alla vigilia di ogni elezione assistiamo ad una nuova ondata di fango, calunnie e teoremi tanto fantasiosi quanto falsi. Ancora una volta la giustizia è piegata a torbidi progetti politici che impediscono ad un Paese di pensare al suo futuro".
Anche il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, in una nota, afferma che "più procede la telenovela del signor Massimo Ciancimino e delle sue pseudorivelazioni, e più tanti cittadini avranno nostalgia del grande Giovanni Falcone, magistrato efficace e saggio, nemico spietato della mafia, ma soprattutto capace di distinguere i veri pentiti dai falsi pentiti, o le vere dichiarazioni dalle false dichiarazioni".
Il servizio di SKY Tg24 con tutte le reazioni: