Cinquecento euro al mese per i giovani (da trovare attraverso le pensioni di anzianità) per aiutarli ad uscire di casa. E' la proposta fatta da Renato Brunetta per fare uscire i giovani di casa e (come ha detto) dare loro la libertà
"Qualsiasi intervento a favore dei giovani - come i 500 euro di sgravi, detrazioni sugli affitti, borse di studio o prestiti d'onore incentivi per auto-imprenditorialità e altro ipotizzati oggi dal ministro Brunetta nel corso de "L'Arena" su Rai Uno - va realizzato come ha ben precisato lo stesso ministro senza aggravare in alcun modo il deficit di bilancio della spesa corrente". Lo precisa una nota del portavoce del ministro che ribadisce come "le risorse necessarie vanno quindi reperite intervenendo interamente sulle anomalie e sulle distorsioni del sistema pensionistico e welfaristico, che come noto da “troppo ai padri e quasi nulla ai figli. Su questa e altre ipotesi a favore dei giovani, il dibattito è aperto". "Il ministro Brunetta - informa una nota - ne parlerà nei prossimi giorni con i competenti membri del Governo, a partire dai ministri Tremonti, Sacconi, Meloni e Gelmini". Inoltre il portavoce del ministro ricorda che la sua proposta di intervento welfaristico a favore dei giovani "riprende pari pari quella già presentata nei mesi scorsi dal ministro Meloni e già al centro del dibattito del Pdl e del Governo". Critiche alla proposta di Brunetta sono arrivate dall’opposizione e dalla Cgil: “Proposta irresponsabile. Rischia di scatenare una guerra tra poveri". Mentre da Palazzo Chigi arriva una precisazione: "E' solo una proposta personale".
GUARDA ANCHE:
Brunetta, legge per uscire di casa a 18 anni
GUARDA ANCHE:
Brunetta, legge per uscire di casa a 18 anni