Il presidente del Consiglio esprime la propria "soddisfazione" perché nonostante la crisi economica "siamo riusciti a non aumentare nessuna imposta e a non mettere le mani nelle tasche degli italiani"
Il premier, Silvio Berlusconi, esprime la propria "soddisfazione" perché nonostante la crisi economica "siamo riusciti a non aumentare nessuna imposta e a non mettere le mani nelle tasche degli italiani".
Berlusconi, durante la firma di un'intesa con la Regione Toscana sulle infrastrutture, ha ricordato che tutto questo è avvenuto "pur in presenza di emergenze straordinarie (Abruzzo, Campania, Viareggio). "Abbiamo continuato con il piano di infrastrutturazione e garantito vicinanza agli italiani che hanno perso il posto di lavoro attraverso la cassa integrazione".
Insomma "manteniamo un piano che non è stato neppure rallentato", sottolinea Berlusconi che rivendica: "Nonostante la crisi, anche in questo settore l'Italia c'è e va avanti sapendo utilizzare al meglio le risorse disponibili".
Per questo il presidente del Consiglio, dopo la firma dell'accordo al quale partecipano per il governo Letta, Matteoli, Fitto, Prestigiacomo e per la Regione Toscana il presidente, Martini, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Conti, fa riferimento al ricorso al "finanziamento di progetto, cioè ai fondi privati, che ci ha permesso di mantenere il programma del 2001".
"Dobbiamo essere soddisfatti - ribadisce - di essere riusciti a non mettere nuove tasse, a non mettere, come si dice, le mani nelle tasche degli italiani, pur avendo dovuto rispondere a emergenze come quelle in Abruzzo, in Toscana, in Campania, ed a farlo sempre con tempestività ed efficacia". Berlusconi tiene a ribadire che "abbiamo anche garantito, con la messa a disposizione della cassa di integrazione, la vicinanza dello Stato agli italiani che hanno perso il lavoro".
Berlusconi, durante la firma di un'intesa con la Regione Toscana sulle infrastrutture, ha ricordato che tutto questo è avvenuto "pur in presenza di emergenze straordinarie (Abruzzo, Campania, Viareggio). "Abbiamo continuato con il piano di infrastrutturazione e garantito vicinanza agli italiani che hanno perso il posto di lavoro attraverso la cassa integrazione".
Insomma "manteniamo un piano che non è stato neppure rallentato", sottolinea Berlusconi che rivendica: "Nonostante la crisi, anche in questo settore l'Italia c'è e va avanti sapendo utilizzare al meglio le risorse disponibili".
Per questo il presidente del Consiglio, dopo la firma dell'accordo al quale partecipano per il governo Letta, Matteoli, Fitto, Prestigiacomo e per la Regione Toscana il presidente, Martini, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Conti, fa riferimento al ricorso al "finanziamento di progetto, cioè ai fondi privati, che ci ha permesso di mantenere il programma del 2001".
"Dobbiamo essere soddisfatti - ribadisce - di essere riusciti a non mettere nuove tasse, a non mettere, come si dice, le mani nelle tasche degli italiani, pur avendo dovuto rispondere a emergenze come quelle in Abruzzo, in Toscana, in Campania, ed a farlo sempre con tempestività ed efficacia". Berlusconi tiene a ribadire che "abbiamo anche garantito, con la messa a disposizione della cassa di integrazione, la vicinanza dello Stato agli italiani che hanno perso il lavoro".