Cori razzisti, confronto tra Viminale e Federcalcio

Politica
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Dopo le dichiarazioni di Maroni sugli "sfottò" xenofobi negli stadi da punire con la sospensione delle partite, immediata la risposta del presidente della Figc: "Noi siamo pronti, ma il ministero dell'Interno deve cambiare le regole"

Nel corso de "L'Intervista", condotta da Maria Latella su SKY TG24, il ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva ieri dichiarato circa il caso Balotelli: "Se c'è anche il minimo dubbio che uno sfottò o un coro sia razzista, secondo me, l'arbitro deve immediatamente sospendere la partita e prendere provvedimenti conseguenti". La risposta della Federcalcio non si è fatta attendere. Il presidente Giancarlo Abete si è detto favorevole alla proposta del ministro dell'Interno a condizione che vi sia una modifica delle regole: "La Figc e, quindi, l'arbitro, al momento, non possono fare nulla di fronte ai cori razzisti sugli spalti, perchè il potere di fermare una partita è di sola competenza del responsabile dell'ordine pubblico." Chiaro riferimento a una circolare del Viminale, risalente al 2000 e modificata nel 2005. In attesa di capire se ci sarà un tale cambiamento della normativa, il mondo del calcio si divide. Mentre la sospensione appare giusta al tecnico del Parma Guidolin, essa non è, invece, applicabile secondo l'allenatore della Sampdoria. Per l'attaccante del Livorno Cristiano Lucarelli "la Federcalcio deve intervenire, ma la politica deve fare la sua parte".

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