Il leader dell'Udc: "Il ddl sfascia il sistema giudiziario e dimentica le vittime. Unico rimedio la presentazione al più presto di un nuovo Lodo Alfano, ma questa volta come legge costituzionale”
"Questo ddl per abbreviare i processi è realmente una porcheria, un provvedimento che dimentica le vittime, fascia l'ordinamento e abroga la giustizia". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, boccia con durezza il disegno di legge presentato ieri da Lega e Pdl al Senato per accorciare i tempi dei processi e rilancia una proposta: approvare al più presto il Lodo Alfano con legge costituzionale.
"Ci vuole un'intesa tra maggioranza e opposizione, i tempi sarebbero un po' più lunghi ma, del resto, io ho sempre detto che Berlusconi non sarà mai liquidato sul piano giudiziario e che una sua eventuale condanna in primo grado non può coincidere con una sua uscita di scena. In questo modo, Berlusconi dimostrerebbe di evitare scelte dissennate".
C'è poi l'ipotesi immunità. "Noi preferiamo il Lodo Alfano, ma se qualcuno la propone sarà comunque meglio reintrodurre l'immunità parlamentare sul modello europeo" afferma il leader dell'Udc in una conferenza stampa convocata a Montecitorio per esprimere la contrarietà del suo Partito al disegno di legge presentato ieri al Senato da Lega e Pdl.
E conclude: "Sarebbe comprensibile garantire una stessa normativa sia per i parlamentari europei sia per i parlamentari italiani".
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"Ci vuole un'intesa tra maggioranza e opposizione, i tempi sarebbero un po' più lunghi ma, del resto, io ho sempre detto che Berlusconi non sarà mai liquidato sul piano giudiziario e che una sua eventuale condanna in primo grado non può coincidere con una sua uscita di scena. In questo modo, Berlusconi dimostrerebbe di evitare scelte dissennate".
C'è poi l'ipotesi immunità. "Noi preferiamo il Lodo Alfano, ma se qualcuno la propone sarà comunque meglio reintrodurre l'immunità parlamentare sul modello europeo" afferma il leader dell'Udc in una conferenza stampa convocata a Montecitorio per esprimere la contrarietà del suo Partito al disegno di legge presentato ieri al Senato da Lega e Pdl.
E conclude: "Sarebbe comprensibile garantire una stessa normativa sia per i parlamentari europei sia per i parlamentari italiani".
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