Si tratta di uno spezzone di una puntata del 1991 in cui il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda, di Michele Santoro, decisero di andare in onda congiuntamente, all’indomani dell’omicidio dell’imprenditore palermitano Libero Grassi
Dopo il caso del social network Facebook dove su una cui pagina c'erano minacce al premier Silvio Berlusconi e che nelle prossime ore, secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, sarà chiusa, scoppia un'altra grana. Questa volta su Youtube. Il senatore Udc ed ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro annuncia querela nei confronti di chi ha pubblicato sul portale un video "titolandolo falsamente" 'Cuffaro attacca Falcone'. Si tratta di uno spezzone di una puntata risalente al 1991 in cui il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda di Michele Santoro, decisero di andare in onda congiuntamente, all’indomani dell’omicidio dell’imprenditore palermitano Libero Grassi, ucciso il 29 agosto di quello stesso anno.
Cuffaro intende inoltre perseguire quanti, fra gli oltre quattromila navigatori di Youtube hanno inserito minacce, inviti al suicidio o auguri di morte. Secondo l'avvocato Salvatore Ferrara, legale di Cuffaro, in quella trasmissione l'esponente Udc "rivolse una critica verso l'operato di un singolo magistrato, persona diversa da Giovanni Falcone, in ordine a un'indagine riguardante un esponente della Dc basata sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che successivamente ritrattò le accuse. Il politico in questione, dopo una lunga odissea giudiziaria, venne assolto. Mai in nessuna occasione e men che mai in quella occasione alcuna critica -aggiunge il legale- è stata rivolta da Salvatore Cuffaro a Giovanni Falcone.
L'iniziativa del senatore, ha già provocato una "contromossa", su Facebook. È nato infatti un gruppo "con l'intento di fornire l'adeguata assistenza legale a tutti gli utenti querelati da Totò Cuffaro" per aver commentato su Youtube vari video di quella puntata.
Ecco il video dell'intervento di Salvatore Cuffaro nella puntata di Samarcanda del 26 settembre 1991:
Cuffaro intende inoltre perseguire quanti, fra gli oltre quattromila navigatori di Youtube hanno inserito minacce, inviti al suicidio o auguri di morte. Secondo l'avvocato Salvatore Ferrara, legale di Cuffaro, in quella trasmissione l'esponente Udc "rivolse una critica verso l'operato di un singolo magistrato, persona diversa da Giovanni Falcone, in ordine a un'indagine riguardante un esponente della Dc basata sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che successivamente ritrattò le accuse. Il politico in questione, dopo una lunga odissea giudiziaria, venne assolto. Mai in nessuna occasione e men che mai in quella occasione alcuna critica -aggiunge il legale- è stata rivolta da Salvatore Cuffaro a Giovanni Falcone.
L'iniziativa del senatore, ha già provocato una "contromossa", su Facebook. È nato infatti un gruppo "con l'intento di fornire l'adeguata assistenza legale a tutti gli utenti querelati da Totò Cuffaro" per aver commentato su Youtube vari video di quella puntata.
Ecco il video dell'intervento di Salvatore Cuffaro nella puntata di Samarcanda del 26 settembre 1991: