Lodo Alfano, Consulta spiega il no: disparità di trattamento

Politica
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Sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui la Corte Costituzionale, il 7 ottobre scorso, ha bocciato la legge che sospendeva i processi delle quattro più alte cariche dello Stato. "Il premier non è al di sopra dei ministri"

Quasi 60 pagine e tempi record, solo 12 giorni per conoscere le motivazioni della consulta sulla bocciatura del Lodo Alfano. Il primo punto è l'inidoneità della legge ordinaria a disciplinare la materia di sospensione dei processi. E qui la Corte replica alle accuse di aver preso una decisione diversa rispetto a quella del 2004 sul lodo Schifani e ribadisce il principio secondo cui il legislatore ordinario in tema di prerogative (cioè di immunità in senso ampio) può intervenire solo per attuare il dettato costituzionale, essendogli preclusa ogni eventuale integrazione o estensione di tale dettato''. Ribadito poi il principio di uguaglianza, sottolineando l'evidente disparità di trattamento di fronte alla giurisdizione.

IL TESTO DELLA SENTENZA

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