Brunetta-Anm, Mancino: no a violenze verbali

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Dopo le parole di Brunetta il sindacato delle toghe si difende accusando il governo di fare leggi che bloccano i processi. Il Guardasigilli Alfano replica: la risposta delle toghe è esageratamente forte

Uno scontro sempre più duro tra i poteri dello Stato, l'esecutivo e quello giudiziario. Il ministro della Pubblica amministrazione, Brunetta attacca i magistrati, o meglio il loro sindacato, l'Anm. E come è stato per gli statali, punta l'indice contro la burocrazia e l'assenteismo, ma anche l'organizzazione del lavoro all'interno della magistratura che porta a profondi disservizi. Affondo che fa intervenire il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino: "La veemenza e la violenza anche verbale non facilitano il confronto costruttivo tra le istituzioni. Le affermazioni sopra le righe - afferma Mancino in una nota - possono solo ridurre ulteriormente il prestigio dello Stato". Parole che sono rivolte a tutti, sottolinea il Guardasigilli, Angelino Alfano che da Napoli aggiunge: "Dall'Anm parole esagerate". Riferimento alla nota del sindacato che aveva replicato accusando il governo di aver causato la gravissima crisi del sistema giudiziario con il taglio degli organici e con le leggi che - è scritto nella nota - sembrano fatte al solo scopo di impedire la celebrazione dei processi.

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