A SKY TG24 il segretario del Pd definisce l'apertura di un istruttoria sul programma di Santoro "un atto assolutamente anomalo, tocca al Parlamento controllare l'esercizio effettivo del servizio pubblico". Sugli immigrati: "Sì alla cittadinanza in 5 anni"
"Un atto assolutamente anomalo". Dario Franceschini va all'attacco del governo per la decisione di aprire un'istruttoria su Annozero. "E' un atto assolutamente anomalo - spiega a Maria Latella per SKY TG24 - il segretario del Pd - perché esiste una Commissione parlamentare di vigilanza per cui tocca al Parlamento controllare l'esercizio effettivo del servizio pubblico. È palesemente un altro pezzo della strategia d'intimidazione che c'è da tempo in campo contro la stampa libera. L'idea del presidente del Consiglio è: ho vinto le elezioni e quindi sono diventato padrone dello Stato".
Franceschini ha poi parlato anche di immigrazione apprezzando le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini espresse alla festa milanese del Pdl: "Ho grande rispetto per le posizioni del presidente Fini, che fanno notizia perché sta a destra. La posizione del Pd è espressa dalla proposta di legge avanzata nella scorsa legislatura: siamo per la cittadinanza in 5 anni". Il segretario del Pd ha comunque ammesso che ci sono stati nel corso di questi anni errori del suo partito e dell'intero centrosinistra: ""Non abbiamo capito che per spiegare le buone ragioni dell'accoglienza bisogna essere fermi nel contrastare tutto ciò che c'è di illegale. Noi non siamo stati determinati su questo, gli italiani si aspettano sicurezza".
Sul futuro del suo partito e sull'immininte congresso smentisce le voci di un possibile accordo per 'spartirsi' i ruoli con Pierluigi Bersani dopo il congresso del Pd è una "falsità totale". Il segretario nega accordi sottobanco in vista dell'assise democratica (a Bersani la guida del partito e a Franceschini la candidatura a premier) e ricorda che quelle di ottobre saranno le prime primarie "in cui il risultato non è scontato".
Infine sul ruolo dell'opposizione: "Opposizione è alzare la voce". "Non so cosa sia l'antiberlusconismo, penso che non esista. In tutto il mondo fare l'opposizione significa opporsi, fare proposte e quando è il caso alzare la voce. Questo è fare opposizione non è antiberlusconismo". Franceschini, replica, senza citarlo, a Massimo D'Alema che aveva segnalato i rischi di una politica basata solo sull'antiberlusconismo. Se c'è qualcuno che pensa a una sorta di "grande tregua", un'ipotesi nella quale "io non ci starò". Solo una battuta sui tre minuti di incontro tra Berlusconi e Benedetto XVI: "Si è trattato di un incontro di pochi minuti e gli incontri importanti non sono mai quelli che avvengono davanti alle telecamere o ai microfoni, quando si può sentire qualche frase...".
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Franceschini ha poi parlato anche di immigrazione apprezzando le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini espresse alla festa milanese del Pdl: "Ho grande rispetto per le posizioni del presidente Fini, che fanno notizia perché sta a destra. La posizione del Pd è espressa dalla proposta di legge avanzata nella scorsa legislatura: siamo per la cittadinanza in 5 anni". Il segretario del Pd ha comunque ammesso che ci sono stati nel corso di questi anni errori del suo partito e dell'intero centrosinistra: ""Non abbiamo capito che per spiegare le buone ragioni dell'accoglienza bisogna essere fermi nel contrastare tutto ciò che c'è di illegale. Noi non siamo stati determinati su questo, gli italiani si aspettano sicurezza".
Sul futuro del suo partito e sull'immininte congresso smentisce le voci di un possibile accordo per 'spartirsi' i ruoli con Pierluigi Bersani dopo il congresso del Pd è una "falsità totale". Il segretario nega accordi sottobanco in vista dell'assise democratica (a Bersani la guida del partito e a Franceschini la candidatura a premier) e ricorda che quelle di ottobre saranno le prime primarie "in cui il risultato non è scontato".
Infine sul ruolo dell'opposizione: "Opposizione è alzare la voce". "Non so cosa sia l'antiberlusconismo, penso che non esista. In tutto il mondo fare l'opposizione significa opporsi, fare proposte e quando è il caso alzare la voce. Questo è fare opposizione non è antiberlusconismo". Franceschini, replica, senza citarlo, a Massimo D'Alema che aveva segnalato i rischi di una politica basata solo sull'antiberlusconismo. Se c'è qualcuno che pensa a una sorta di "grande tregua", un'ipotesi nella quale "io non ci starò". Solo una battuta sui tre minuti di incontro tra Berlusconi e Benedetto XVI: "Si è trattato di un incontro di pochi minuti e gli incontri importanti non sono mai quelli che avvengono davanti alle telecamere o ai microfoni, quando si può sentire qualche frase...".
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