Dopo la richiesta di modificare il testo approvato dal Senato arrivata dal presidente della Camera si riapre il confronto sul tema. La Chiesa frena, il Pd apprezza la linea della terza carica dello Stato. RU486, Gasparri: presto un'indagine sul farmaco
Testamento biologico, il dibattito si riapre. A dare nuova spinta a una dei temi più sensibili dell'agenda politica è l'affondo di Gianfranco Fini. Il presidente della Camera è stato chiaro nell'annunciare che farà il possibile per correggere il testo sul fine vita approvato dal Senato. "Bisogna prendere atto dell'impossibilità di impedire la morte - ha commentato Fini - bisogna affidare a familiari e medici la decisione ultima". Linea che non convince molti nel centrodestra, tra i centristi dell'Udc e nel governo e mette in allarme anche la Chiesa. Favorevole invece il Pd. Si torna a parlare anche della pillola abortiva RU486, con il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri, che annuncia: a Palazzo Madama si farà una indagine sul farmaco in modo da capire se rispetta la legge 194 sull'aborto.
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