La campagna congressuale del Partito democratico entra nel vivo con la caccia ai voti di sindaci e governatori da parte dei candidati alla segreteria. E non mancano le schermaglie
Le primarie di ottobre sono ancora lontane ma l'estate è già calda e non solo da un punto di vista meteorologico. Sul tavolo della sfida per la segreteria del Pd ci sono non solo numeri e tessere, ma soprattutto diverse visioni strategiche. Da una parte Bersani, dall'altra Franceschini, in mezzo il terzo incomodo Marino. Il primo guarda al centro, ma da sinistra, il secondo dal centro vuole accogliere la sinistra. C'è poi l'idea di partito. Strutturato o leggero e snello. E poi, continuità o rottura con il passato? Larghe alleanze o vocazione maggioritaria? Molte le differenze sul tavolo