Provinciali. Al macero le schede di Monza e Milano
PoliticaIl Consiglio di Stato ha deciso che la Dc di Giuseppe Pizza non potrà presentarsi con il simbolo dello scudocrociato. Per evitare il rinvio, quattro milioni di schede dovranno essere ristampate entro la notte di venerdì
Le schede delle elezioni provinciali di Milano e di Monza dovranno essere ristampate entro sabato mattina.
Lo ha deciso la prefettura di Milano dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso il simbolo della Dc di Giuseppe Pizza, stabilendo che lo scudocrociato con la scritta Libertas può essere utilizzato solo dall'Udc di Pierferdinando Casini.
La decisione riguarda solo il simbolo e non la lista stessa: la Dc potrà dunque correre alle elezioni amministrative, purchè non utilizzi il simbolo scudocrociato con la scritta Libertas.
Per scongiurare il rinvio delle elezioni amministrative, le schede elettorali dovranno essere stampate entro venerdì notte, in modo da vidimarle e consegnarle prima dell'apertura dei seggi. Ma il caso di Monza e Milano potrebbe riverberarsi in tutte le province italiane dove il partito di Pizza si è presentato con il simbolo dello scudocrociato poiché la decisione del Consiglio di Stato ha valore su tutto il territorio nazionale.
Lo ha deciso la prefettura di Milano dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso il simbolo della Dc di Giuseppe Pizza, stabilendo che lo scudocrociato con la scritta Libertas può essere utilizzato solo dall'Udc di Pierferdinando Casini.
La decisione riguarda solo il simbolo e non la lista stessa: la Dc potrà dunque correre alle elezioni amministrative, purchè non utilizzi il simbolo scudocrociato con la scritta Libertas.
Per scongiurare il rinvio delle elezioni amministrative, le schede elettorali dovranno essere stampate entro venerdì notte, in modo da vidimarle e consegnarle prima dell'apertura dei seggi. Ma il caso di Monza e Milano potrebbe riverberarsi in tutte le province italiane dove il partito di Pizza si è presentato con il simbolo dello scudocrociato poiché la decisione del Consiglio di Stato ha valore su tutto il territorio nazionale.