Il segretario sferza i suoi aprendo la direzione del partito e sulla questione morale sottolinea: "Non c'è posto da noi per i disonesti". Poi ammonisce Berlusconi: "Nessuna lezione da chi ha nelle proprie fila indagati per mafia"
Un lungo intervento, per mettere un punto fermo nel Pd travolto sul tema della questione morale. Walter Veltroni ha aperto la direzione del partito con un messaggio chiaro: "Per i disonesti non c'è posto nel Pd - ha ammonito - serve una convinta assunzione di responsabilità. La crisi economica, politica, morale ci consegna oggi un'alternativa secca e drammatica: o innovazione o fallimento". Poi l'altolà a Berlusconi, perché "tutto si può accettare tranne lezioni che vengono da chi ha nelle proprie fila indagati per mafia". Un passaggio anche per i magistrati, che per Veltroni devono indagare laddove "si riscontrino anomalie" ma devono essere prudenti nell'uso delle misure cautelari che privano della libertà personale.